Covid Lodi, Giuseppe muore dopo un mese di ricovero: la sua auto col parcheggio scaduto tappezzata di multe

Covid, Giuseppe muore dopo un mese di ricovero: la sua auto col parcheggio scaduto tappezzata di multe
Covid, Giuseppe muore dopo un mese di ricovero: la sua auto col parcheggio scaduto tappezzata di multe
Sabato 14 Novembre 2020, 23:06 - Ultimo agg. 15 Novembre, 12:39
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Il dramma del Covid e quello della solitudine, racchiusi in una sola, triste storia. È quella di Giuseppe Mosconi, un 68enne di Fombio (Lodi), morto in ospedale a Piacenza dopo un mese di ricovero. L'uomo, che viveva da solo e aveva accusato i sintomi dell'infezione da coronavirus, aveva guidato fino a Piacenza, posteggiando la sua auto in un'area di sosta a pagamento, con regolare pagamento.

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Nel frattempo, mentre il signor Giuseppe lottava contro il virus, il suo parcheggio era scaduto e i vigili urbani avevano iniziato a lasciare sul tergicristallo diverse multe. Sul cruscotto dell'auto era ancora presente il tagliando lasciato da Giuseppe, il 14 settembre. Intanto, però, mentre le condizioni dell'uomo peggioravano, i vigili urbani continuavano a tappezzare l'auto di multe, una sopra all'altra. Lo riporta il quotidiano Libertà.

Giuseppe Mosconi è deceduto all'ospedale di Piacenza il 16 ottobre scorso, ma la sua automobile è rimasta nello stesso posto in cui l'aveva parcheggiata. Qualcuno, forse un infermiere, aveva lasciato per due volte un messaggio per gli agenti di polizia locale. Il primo biglietto lasciato sul lunotto recitava: «Il signor Mosconi Giuseppe, proprietario della vettura, è ricoverato in medicina d'urgenza». Il secondo, posto qualche tempo dopo, era corredato anche di una fotografia dell'uomo, e aveva un'altra scritta, ancora più drammatica: «Il signor Mosconi Giuseppe è deceduto».

Resta da capire chi sia l'uomo misterioso che aveva lasciato quel messaggio per i vigili urbani, in cui annunciava il drammatico decorso della malattia del signor Giuseppe. Il fratello dell'uomo, raggiunto telefonicamente, ha spiegato: «Non so chi possa essere stato a lasciare quei messaggi, io e Giuseppe ci eravamo allontanati da tempo. A settembre era corso in ospedale a Piacenza da solo, aveva dei problemi di salute. I medici mi avevano chiamato ma ovviamente non potevo andare a trovarlo in ospedale. Dopo la sua morte, l'auto è rimasta nel posteggio».

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