Varese non teme di diventare la nuova Bergamo («speriamo proprio di no»), ma i nuovi contagi da Covid19 in tutta la provincia impensieriscono il sindaco, Davide Galimberti. «C'è una grande preoccupazione soprattutto per l'incremento dei contagi negli ultimi 5-6 giorni», dice all'indomani della richiesta al Governo dei sindaci della Lombardia di imporre un coprifuoco notturno nelle città della Regione. La curva di Varese è in crescita costate, da diversi giorni è la terza provincia per numero di nuovi casi dopo Milano e Monza: negli ultimi cinque nel varesotto sono stati scoperti complessivamente circa 1.100 positivi, con punte di oltre 300 in 24 ore.
Ieri Galimberti era al tavolo con la Regione gli altri sindaci: «Una delle nostre richieste è capire con puntualità e in maniera scientifica dove si generano questi contagi, avere dati puntuali per intervenire in modo rigoroso», sottolinea. Nel territorio di Varese al momento, spiega ancora il sindaco, «c'è una diffusione generalizzata in tutta la provincia, non ci sono Comuni maggiormente colpiti, ma ho chiesto al prefetto di convocare l'Ats per dare un quadro della situazione provinciale, per avere gli ambiti di maggior contagio e capire dove intervenire con i controlli delle forze dell'ordine».
Covid Lombardia, il bollettino 18 ottobre: 2.975 nuovi casi (727 a Milano) e 21 morti.
Il sindaco vuole fare luce sui focolai esistenti anche per valutare eventuali soluzioni “chirurgiche”.