L'auto di Alessandro Gozzoli, scomparsa il giorno della sua morte sarebbe stata ritrovata, anche se manca ancora l'ufficialità degli inquirenti. Si tratterebbe di una Ypsilon, colore grigio, sparita dal garage della vittima. Ad aiutare le ricerche, forse, le telecamere poste all'ingresso di Formigine, il paese in provincia di Modena, dove abitava il 41enne ritrovato morto in casa, venerdì scorso legato sul letto alle caviglie e con indosso solo biancheria intima.
Chat sotto la lente
Ora, è sotto analisi il telefono di Gozzoli, in particolare le sue chat, perché gli inquirenti sono convinti che lì possa nascondersi la persona che poi lo avrebbe ucciso in casa. L'omicidio si sarebbe consumato tra le 20 e le 23 di giovedì scorso, poco dopo gli ultimi messaggi inviati ai suoi amici, ma nessuno dei vicini di casa ha sentito o visto nulla, solo il dirimpettaio avrebbe sentito il cancello che batteva intorno alle 23.15.
Seconda vita?
La procura ha aperto comunque un fascicolo con l'ipotesi di omicidio volontario per poter svolgere tutti gli accertamenti necessari per far luce sull'episodio. Secondo i suoi amici più stretti, Alessandro non avrebbe avuto una seconda vita, una vita nascosta. Gli inquirenti non scartano neanche l'ipotesi secondo cui, sia stato ucciso da più persone, nel corso di una serata erotica poi finita in tragedia.
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