Una vita dedicata all'assistenza dei bambini disabili, una vita per Irene, la figlia colpita da arresto cardiaco quando aveva meno di un anno e che per mesi ha lottato tra la vita e la morte, subendo gravissimi danni cerebrali. Anna Claudia Cartoni, dispersa nello specchio d'acqua tra l'Isola del Giglio e l'Argentario dopo che la barca a vela su cui si trovava assieme al marito Fernando Manzo ed alcuni amici è stata travolta da uno yacht, ha raccontato la sua esperienza in un libro, «Irene sta carina. Una vita a metà». Una sorta di diario sul suo modo di essere madre «in modo strano, in modo diverso», come ha affermato in una intervista. Un libro dedicato alla figlia, che ora ha 20 anni, in cui racconta anche di se stessa, della sua vita e la sua passione per la ginnastica.
ANNA CLAUDIA CARTONI: CHI E' LA DISPERSA
Laureata in scienze motorie, Cartoni è diventata tecnico federale di ginnastica artistica: cresciuta nella Ginnastica Flaminio, società pluripremiata affiliata alla Fgi e appartenente al polisportiva Lazio.
Sport, montagna e il mare le sue grandi passioni, condivise con il marito Fernando Manzo, 61 anni, titolare della società Bio Impresa, che era al timone del Vahinè quando il motoscafo, intorno alle 17.30 di ieri, li ha centranti in pieno. L'uomo, in base ad una prima ricostruzione degli inquirenti, ha cercato di mettere in atto una manovra disperata per evitare l'impatto ma è stato tutto in utile. Nello scontro ha riportato ferite ma non è in pericolo di vita.
ARGENTARIO: CHI ERA LA VITTIMA
A perdere la vita è stato, invece Andrea Giorgio Coen, 59 anni originario di Biella ma da anni residente a Roma. Anche lui grande sportivo e appassionato di atletica, tanto da prendere parte ad alcune maratone. La vittima era direttore di una galleria d'arte, specializzata in arazzi e tappeti antichi, in via Margutta, nel cuore del centro storico della Capitale.