Aurora Tocco, l'infermiera anti covid si addormenta sul volante dell'ambulanza e la foto fa il giro del web: «Non siamo eroi»

Coronavirus, infermiera si addormenta sul volante dell'ambulanza e la foto fa il giro del web: «Non siamo eroi»
Coronavirus, infermiera si addormenta sul volante dell'ambulanza e la foto fa il giro del web: «Non siamo eroi»
di Silvia Natella
Martedì 27 Ottobre 2020, 19:06 - Ultimo agg. 20:36
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Da Palermo un'altra immagine destinata a diventare simbolica nella lotta al coronavirus e a discutere. Sui social è apparsa la foto di Aurora Tocco, un'infermiera di 22 anni, mentre dorme stremata sul volante dell'ambulanza del 118. Uno scatto postato su Facebook da una collega e sta facendo il giro del web. La 22enne stava aspettando da otto ore il tampone per un paziente Covid, davanti a Villa Sofia a Palermo.

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Prima di essere trasferito nei reparti Covid il paziente deve aspettare l'esito del tampone in ambulanza con il personale sanitario che non può togliersi l'equipaggiamento di protezione. «Sto pensando a ciò che ho vissuto assieme alla mia équipe, vestiti per otto ore di fila con un sospetto in ambulanza poi positivo. Otto ore interminabili e ancora non è finita», si legge nel post.  

Intervistata da Live Sicilia, Aurora ha dichiarato: «Lavoro all’Ospedale dei Bambini di Palermo. Sì, l’infermiera stanca della foto sono io. Mi sono addormentata. Erano le cinque del pomeriggio, eravamo in ambulanza, fermi, da sette ore. Nei miei giorni liberi, quando non sono di turno in ospedale, salgo sui mezzi del 118. Perché? Per la passione, per il mio impegno, la spinta che mi fa alzare la mattina. Sono una ragazza fortunata e mi aiuta molto la riconoscenza delle persone, quando andiamo per servizio». 

«Qualcuno pensava che il Covid fosse tutto una finzione - ha aggiunto - e adesso che, purtroppo, è positivo, si rende conto della realtà. Il Coronavirus è un nemico invisibile. Ma c’è chi lo nega anche per paura. Io vivo a Cinisi con la mia famiglia, ogni giorno prendo il treno. Sognavo di lavorare in un ospedale a sedici anni, quando frequentavo la scuola. La medicina è il mio sogno da sempre, come lo studio del corpo umano, questa macchina bellissima che può incepparsi


«Sono una ragazza fortunata - dichiara Aurora a Live Sicilia -  e mi aiuta molto la riconoscenza delle persone, quando andiamo per servizio. Qualcuno pensava che il Covid fosse tutto una finzione e adesso che, purtroppo, è positivo, si rende conto della realtà. Il coronavirus è un nemico invisibile. Ma c’è chi lo nega anche per paura. Io vivo a Cinisi con la mia famiglia, ogni giorno prendo il treno. Sognavo di lavorare in un ospedale a sedici anni, quando frequentavo la scuola. La medicina è il mio sogno da sempre, come lo studio del corpo umano, questa macchina bellissima che può incepparsi... Noi non siamo eroi, siamo persone. Vinceremo la battaglia per merito di tutti. Cosa penso la sera, sul treno, quando torno? Ringrazio Dio perché ho fatto il mio dovere. Non lo facciamo per lo stipendio, lo facciamo per gli altri. Ora mi scusi, sono arrivata».

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