Beppe Grillo, il commento choc del figlio accusato di violenza sessuale su Instagram: «Ti stupro bella bambina»

Ciro Grillo e la pagina Instagram (poi oscurata), tra addominali e ragazze spunta il commento: «Ti stupro bella bambina»
Ciro Grillo e la pagina Instagram (poi oscurata), tra addominali e ragazze spunta il commento: «Ti stupro bella bambina»
Venerdì 6 Settembre 2019, 15:15 - Ultimo agg. 15:36
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Addominali scolpiti, la bella vita, tante ragazze e foto di vacanze al mare. Un profilo social, quello su Instagram di Ciro Grillo, uno dei quattro figlii di Beppe Grillo, comune a molti ragazzi della sua età. Lui ha 19 anni. Insieme a tre amici è indagato per una presunta violenza sessuale di gruppo, che sarebbe avvenuta nella villa del comico a Porto Cervo, dopo la denuncia di una modella di origini scandinave incontrata in una discoteca in Costa Smeralda. 

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Il profilo è rimasto online fino a stamattina quando, in seguito alla notizia lanciata da La Stampa che si è diffusa, è stato cancellato e risulta irraggiungibile. Tra le tante immagini condivise e i numerosi commenti ne emerge uno in particolare. La foto è dell'agosto 2017. Ciro Grillo è alle prese con un esercizio alla sbarra, col fisico scolpito e in pieno sforzo. Una risposta a un precedente commento: «Ti stupro bella bambina attenta». Una battuta infelice, probabilmente. 

La vicenda è riportata dal quotidiano 'La Stampa' cui sarebbe avvenuto «un rapporto sessuale di gruppo» fra la ragazza e quattro coetanei, che si erano incontrati nel locale. «Secondo ciò che racconta lei, modella di origini scandinave, vent'anni ancora da compiere, si sarebbe trattato di uno stupro, forse avvenuto al termine di una notte di eccessi alcolici - sottolinea 'La Stampa' - Nella versione dei quattro giovani - tutti figli di imprenditori, medici e professionisti della Genova bene - il rapporto è stato consenziente». 

Sono stati acquisiti «tutti i cellulari» e «un video» la cui interpretazione «non è univoca»: «Per la vittima - sostiene 'La Stampa' - dimostrerebbe la violenza, per gli avvocati difensori il contrario, e cioè che la ragazza era consenziente».
 

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