Cristiano Lucarelli interviene a difesa di suo figlio Mattia, calciatore del Livorno, dopo l'arresto con l'accusa di violenza sessuale. «Eccomi. Pensavate che mi nascondessi, che scappassi, che non ci mettessi la faccia? Mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l'ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, trasmettendogli dei grani valori, dei valori di orgoglio, tolleranza, contrarietà alla violenza, soprattutto verso le donne», ha detto su Instagram Lucarelli, ex attaccante e ora allenatore.
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Cosa ha detto Lucarelli
«Se prima ero convinto che mio figlio fosse innocente, dopo aver letto gli atti rafforzo ancora di più l'idea - commenta ancora Lucarelli senior -, e inviterei con i commenti a stare calmi, perché siamo solo alle indagini preliminari.
L'intercettazione
«Se questa chiama la polizia c'inc... tutti». Sono le parole che il calciatore Federico Apolloni, arrestato per violenza sessuale insieme al compagno di spogliatoio Mattia Lucarelli, avrebbe pronunciato in uno dei video registrati dai giovani nella casa in zona viale Libia a Milano dove hanno violentato, secondo l'accusa, una 22enne studentessa americana. La frase è riportata nell'ordinanza del gip di Milano Sara Cipolla dove vengono riportati immagini e intercettazioni e dove emerge il dissenso della vittima. Il suo è un racconto «frutto di un processo di ricordo particolarmente doloroso ma non per questo impreciso o assurdo».
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