Federica muore al Pronto soccorso a 37 anni: era stata visitata e dimessa tre volte

Restano misteriose le cause del decesso dopo che le analisi e i test per tre volte non hanno mostrato anomalie. Sul corpo della donna è stata disposta un'autopsia

Federica muore al Pronto soccorso a 37 anni: era stata visitata e dimessa tre volte
Federica muore al Pronto soccorso a 37 anni: era stata visitata e dimessa tre volte
di Alessia Strinati
Martedì 19 Luglio 2022, 15:28 - Ultimo agg. 15:47
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È morta al pronto soccorso dopo essere stata visitata tre volte. Sono sconosciute le cause del decesso di Federica Fabbris, la donna di 37 anni morta nel pronto soccorso dell'ospedale di Chioggia. Federica aveva fatto due accessi al pronto soccorso ed era stata visitata tre volte ma i medici non hanno mai riscontrato nulla di grave e l'hanno sempre rimandata a casa.

 

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Forti dolori al collo e alla schiena

Una settimana fa la 37enne aveva accusato forti dolori al collo e alla schiena, le sono state prescritte delle iniezioni ed è stata dimessa.

Successivamente ha accusato forti crampi allo stomaco ed è nuovamente andata in ospedale ma anche questa volta era stata dimessa. Il giorno dopo, stando sempre peggio, è tornata in pronto soccorso dove è poi morta nella sala d'attesa senza mentre il compagno attendeva sue notizie fuori dal nosocomio.

Non sono note le cause del decesso. Ad ogni accesso in ospedale Federica è stata sottoposta a test covid risultando negativa, le sono state fatte analisi che non hanno evidenziato nulla di grave. Si cerca quindi di capire cosa possa averle causato il malore che le è stato fatale. Sul suo corpo è stata disposta un'autopsia che potrebbe fare maggiore chiarezza sul caso.

Il cordoglio su Facebook

Intanto però amici e parenti piangono la 37enne definita da tutti come una persona disponibile e una grande lavoratrice. Tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio su Facebook tra cui quello dell'azienda sanitaria di appartenenza dell'ospedale: «L’Usl 3 è vicina nel lutto alla famiglia e mentre attende l’esito del riscontro diagnostico, doveroso per le modalità in cui è avvenuto il decesso, attraverso la direzione dell’ospedale ha avviato ogni verifica sull’assistenza offerta alla paziente, per assicurarsi della corretta gestione del caso».

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