Ci sarà una nuova perizia psichiatrica, per stabilire se Giuliana Stanganini, la donna accusata di avere ucciso prima il figlioletto di tre anni e cinque mesi dopo la madre, oltre che di averne smembrato il cadavere, sia capace di intendere e volere. E' quanto stabilito dai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Genova dove si sta celebrando il processo di secondo grado, dopo che in prima istanza la donna è stata condannata all'ergastolo.
Duplice delitto
Di fatto, Stanganini, è stata già oggetto di perizia psichiatrica per ben due volte durante le indagini, con esiti contrastanti, mentre in primo grado la corte d’assise non aveva concesso una nuova perizia, che invece è stata consentita in appello. Il duplice delitto era avvenuto in pieno lockdown, quando il 24 aprile del 2020, la donna era andata in questura spiegando di aver fatto a pezzi il corpo della madre, Loredana Stupazzoni, trovata qualche giorno prima impiccata nell’abitazione che le due donne condividevano.
Terza perizia
La polizia non le aveva creduto, l’aveva arrestata per aver smembrato il cadavere e indagata per omicidio.
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