Un’altra ragazza uccisa dai poliziotti del regime iraniano. Un altro assassinio di una giovane donna - dopo la 22enne curda Masha Amini uccisa di botte dagli agenti della polizia morale perché indossava i velo. Hadith Najafi aveva 20 anni ed era in piazza per i diritti delle donne, calpestati dal regime teocratico di Teheran. E di quei cortei era diventata il simbolo, comparendo in un video virale in cui si lega in una coda i lunghi capelli biondi e si unisce ai manifestanti che fronteggiano i poliziotti in assetto anstisommossa.
Hadith è stata uccisa da un cecchino durante un corteo nella sua città, Karaj. Secondo la denuncia su Twitter della giornalista iraniana Masih Alinejad, la ragazza è stata colpita da sei proiettili: alla testa, al collo, al torace e all’addome. Non un proiettile vagante, dunque: è stata un’esecuzione.
Le vittime sono già 41, secondo Teheran, e almeno 54 per la ong Iran Human Rights, che ha sede a Oslo. La repressione ha preso anche la forma degli arresti, oltre 700, mentre sono 1200 le persone identificate, secondo l’agenzia semi-ufficiale Tasmin. In manette sono finiti anche i reporter: secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), almeno 17 sono stati fermati dall’inizio dei moti di protesta.