Maltempo, tromba d'aria su Civitavecchia, grandinata record a Lecco, nubifragio sul Comasco

Il maltempo stamani sta funestando l'Italia

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Maltempo, attimi di terrore per una tromba d'aria che si è abbattuta questa mattina a Civitavecchia, nella zona di Sant'Agostino. I vigili del fuoco della Caserma Bonifazi sono intervenuti per la messa in sicurezza di alcuni alberi caduti o rimasti divelti. Sul posto era presente anche gli agenti della polizia locale.

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Maltempo da Nord a Sud

Frane, allagamenti, trombe d'aria e violente grandinate. Mezza Italia sott'acqua a causa di una violenta ondata di maltempo che sta creando disagi e danni. Una situazione che stando alle previsioni dovrebbe durare altre 48 ore: si tratta di una perturbazione atlantica che si è spostata, rapidamente, dal centro Europa nel quadrante nord del nostro Paese lambendo però in modo significativo anche alcune regioni del centro.

Una ondata attesa che aveva portato la Protezione Civile ad emanare l'allerta per 15 regioni. Al Sud, invece, resistono bel tempo e temperature ben al di sopra della media stagionale. Vere e proprie bombe d'acqua hanno interessato, nelle prime ore della mattina di giovedì, il Comasco e il Lecchese causando frane e allagamenti. Intensi nubifragi oltre che a Como anche a Torno e a Blevio, già duramente colpito dal maltempo lo scorso luglio e un anno fa. La cittadina sul Lago, dove il torrente è esondato, è stata invasa da fiumi di fango e detriti. Ruspe al lavoro per liberare case e strade. «L'acqua è entrata dappertutto - racconta un testimone - è bastata un'ora di pioggia per fare il finimondo».

Per molti quanto accaduto oggi ha riportato a quanto accaduto dodici mesi fa. «Non doveva succedere ancora», «che disastro», hanno scritto sui social alcuni cittadini. Chiusa la statale Lariana mentre è stato disposto il divieto di accesso all'attraversamento di Lecco, dove sono stati decine gli interventi dei vigili del fuoco, in direzione nord per allagamento, con conseguenti lunghe code sia in superstrada, sia nel circondario. Il temporale ha costretto a chiudere il tunnel che attraversa la città in sotterranea, che è stato allagato con oltre venti centimetri di acqua. Una tromba d'aria si è, invece, abbattuta sulla parte veronese del Lago di Garda. Non ha colpito la sponda ma si è 'scaricatà in acqua.

Nella Bergamasca, dove si sono registrate frane e smottamenti, alcuni operai, mentre erano al lavoro su un isolotto tra Nembro e Pradalunga, sono stati sorpresi dalla piena improvvisa del fiume Serio: per soccorrerli è stato necessario inviare l'elicottero dei vigili del fuoco e il nucleo Saf, speleo alpino fluviale. Situazione critica anche in Veneto: grandinata a Vicenza e in particolare in Valpolicella dove i chicchi di ghiaccio, con il forte vento, hanno danneggiato le colture dell'ulivo e della vite, quest'ultima proprio in una fase delicata di inizio della vendemmia e in particolare sulle uve del pregiato Amarone.

A Treviso un albero alto oltre 12 metri è stato colpito da un fulmine e in parte squarciato. Allagamenti diffusi anche in Friuli Venezia Giulia e in tutta la zona costiera. A Trieste si sono registrati disagi alla viabilità in alcune aree della città. A causa di allagamento chiuso il Monumento nazionale della Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia. Nottata di lavoro per i vigili del fuoco di Livorno, in seguito a un forte temporale che ha colpito la città e la provincia. Secondo quanto spiegato dal Comune «al pluviometro del Corbolone sono stati toccati 118 millimetri all'ora» mentre a Civitavecchia si è abbattuta una forte tromba d'aria nella zona di Sant'Agostino.

Nell'alto Lazio forti piogge nella provincia di Viterbo e nei comuni della fascia a nord di Roma. Fenomeno inedito, in questo periodo dell'anno, a Perugia dove il centro storico è stato avvolto danna nebbia dopo un temporale che ha interessato diverse zone della città. Sull'emergenza di queste ore è intervenuta anche la Coldiretti.

«Le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l'acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni. Danni che nel 2022, tra siccità e maltempo, ammontano a perdite superiori ai 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale, le più elevate degli ultimi 20 anni», afferma l'associazione.