Matteo Messina Denaro, trovato il terzo covo del boss: spunta il libro mastro del padrino

L'appartamento è un piano terra con due ingressi ed è disabitato da tempo, la speranza è quella di trovare altri documenti riguardanti Cosa Nostra

Matteo Messina Denaro, trovato il terzo covo del boss: spunta il libro mastro del padrino
Matteo Messina Denaro, trovato il terzo covo del boss: spunta il libro mastro del padrino
di Niccolò Dainelli
Giovedì 19 Gennaio 2023, 17:22 - Ultimo agg. 19 Marzo, 00:53
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Archiviato l'arresto del super boss, Matteo Messina Denaro, le indagini continuano senza sosta. E dopo aver trovato ben due bunker dove l'ex superlatitante si nascondeva, ecco il ritrovamento di un terzo covo. L'abitazione in cui ha vissuto fino a giugno, prima di trasferirsi nella casa di vicolo San Vito. 

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Il covo

 

Il terzo covo di Messina Denaro è un appartamento, vuoto, in cui il super boss abitava prima di trasferirsi nella casa di vicolo San Vito, sempre a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani. La polizia è riuscita ad arrivare al nascondiglio dell'ex superlatitante attraverso chi gli ha fatto il trasloco, come apprende l'Adnkronos, per andare nella casa in cui ha vissuto fino a pochi giorni fa. Se n'è andato da quella abitazione ai primi di giugno. Ma le indagini si muovo su più fronti.

 

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Trovato il libro mastro

Numeri, nomi, sigle. Ecco cosa c'è sul libro mastro, un taccuino scritto a mano, trovato nel covo del bossdi Castelvetrano. Tra i documenti ritrovati nel secondo covo di Messina Denaro, gli investigatori, che da due giorni setacciano ogni angolo della casa, c'è questo taccuino da cui emergerebbe una rete di relazioni del capomafia in fuga per 30 anni. Non si sa ancora molto del contenuto, che dovrà essere decifrato, ma per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un 'reperto' molto importante.

Sequestrata un'altra casa

In giornata è scattato anche il sequestro della casa di proprietà della mamma del vero Andrea Bonafede, il geometra per il quale Messina Denaro si spacciava. Andrea Bonafede è stato il prestanome del boss mafioso durante la sua lunghissima latitanza e gli inquirenti hanno deciso di sequestrare l'abitazione di sua madre. L'appartamento, un piano terra con due ingressi, disabitato da tempo, si trova all'angolo tra la via Marsala e la via Cusmano a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani. La mamma di Bonafede vive nella casa di Tre Fontane insieme a una delle sue figlie. La speranza è quella di trovare altri documenti riguardanti Cosa Nostra.

Intanto, l'ex superlatitante non si è presentato in videoconferenza all'udienza del processo per le stragi del 1992.

 

«Speriamo collabori»

Il procuratore generale di Caltanissetta, Antonino Patti, al termine dell'udienza del processo a Matteo Messina Denaro, come mandante delle stragi di Capaci e via D'Amelio, ha dichiarato: «Che collabori lo speriamo tutti, ma nessuno di noi può saperlo. È depositario di conoscenze sulla stagione stragista del '92 e '94 ancora oggi non sondate e sconosciute da altri collaboratori». Nel frattempo la Corte d'assise d'appello a Caltanissetta ha deciso di rinviare il procedimento al 9 marzo per consentire all'avvocato di fiducia dell'imputato, Lorenza Guttadauro, di essere presente.

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