Le amiche di Carol, prima di scoprire che era un macellaio, lo chiamano “il fotografo”. Ricordano che è stato lui a scattare le foto che hanno trasformato Carol in Charlotte Angie, star del porno. È il suo vicino di casa, dividono il ballatoio nella cascina ristrutturata a Rescaldina, hinterland di Milan. Si chiama Davide Fontana, dipendente di banca a Milano, food blogger per passione. Sul sito di cucina che gestisce si descrive così: «Ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi». Ha confessato. Ha ucciso Carol Maltesi, ex commessa rimasta senza lavoro per la pandemia e con una rapida ascesa nel mondo del porno on line.
LA CONFESSIONE. Nella notte tra martedì e ieri Davide Fontana è entrato nella caserma dei carabinieri di Brescia come persona informata dei fatti.
LA VITTIMA. Quanti sogni aveva Carol, con i suoi 26 anni. Originaria di Varese, metà olandese e metà italiana, a 20 era già mamma, e con quel bambino sognava di trasferirsi ad Amsterdam. E intanto lavorava, ci teneva all’indipendenza economica. Commessa a Milano, a Malpensa e poi a Rescaldina, disoccupata a causa lockdown, si era lanciata sul sito Onlyfans: le foto gliele aveva fatte il vicino, Davide. Erano amici, anche intimi: lui aveva le chiavi di casa sua. Charlotte Angie ha cominciato ad avere successo, serate, fan. Postava anche video in cui parlava della violenza sulle donne.
I SACCHI NERI. Sabato 19 marzo il bancario decide di disfarsi dei resti. Sale con l’auto di lei in Valcamonica - «un posto che frequentavo da bambino», in località Borno lancia i sacchi nella scarpata. Da uno spunta una mano con smalto glitterato rosa sulle unghie. Un agricoltore lo apre. Ora quei resti - grazie ai suoi tatuaggi riconosciuti da un fan - hanno un nome. E uno anche il macellaio.