«Pedala, ti spareremo in fronte»: minacce choc ad un'attivista Lgbt, la Postale a caccia del profilo fake

«Pedala, ti spareremo in fronte»: minacce choc ad un'attivista Lgbt, la Postale a caccia del profilo fake
«Pedala, ti spareremo in fronte»: minacce choc ad un'attivista Lgbt, la Postale a caccia del profilo fake
Lunedì 18 Giugno 2018, 16:02 - Ultimo agg. 19:11
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«Cathy La Torre pedala... che presto mentre pedali ti arriverà un colpo di pistola sulla fronte. Nessun compromesso con le lesbiche. Nessuno». Queste parole, inaccettabili, corredate dall'eloquente foto di una pistola, sono apparse tra i commenti di Facebook di una storica attivista per i diritti Lgbt ed ex consigliera comunale a Bologna, Cathy La Torre, che ha segnalato di aver presentato denuncia e di aver informato prefetto, questore e sindaco.

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Il commento è stato lasciato da un utente a nome Bonifacio Ferrari, probabilmente un profilo fake. «Non mi era mai capitata una cosa del genere - dice all'ANSA La Torre - ci sono stati insulti ma mai così pesanti e intimidatori. È una cosa che mi mette ansia perché evidentemente questa persona conosce le mie abitudini». 

"CONOSCONO LE MIE ABITUDINI" «Questo è il 'buongiorno' che ho ricevuto - ha detto l'avvocata ed attivista - Sto andando alla Digos, perché dopo anni, le ultime minacce 'serie' le ebbi nel 2013, ho avuto paura». «Paura perché si citano le mie abitudini, quelle di muovermi solo in bici - continua - Paura perché le armi mi terrorizzano, persino in foto, e chi mi conosce lo sa: ho la fobia delle armi.
Paura perché è una minaccia di morte fatta in totale disinvoltura, come bere un caffè! Mia madre, la vedrà, mi chiamerà e mi dirà, per la milionesima volta, che lei non dorme la notte a causa di tutto ciò
».

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«Mi chiederà perché devo portare il peso del mondo sulle spalle, perché non me ne frego, come fanno tanti - prosegue - Io la rassicurerò e le dirò, per la milionesima volta, che il peso del mondo sono l'odio e l'ingiustizia e che io le combatto perché farlo è illuminare il buio. Perciò si, ho paura, ma la paura non mi ha quasi mai impedito di far nulla. A cominciare dal dire, fottiti tu e le tue minacce, hater che non ci mette manco la faccia».
 

"LE ISTITUZIONI FOMENTANO" La Torre è andata in Questura a Bologna accompagnata dal suo legale Rita Nanetti e dagli assessori comunali Matteo Lepore e Susanna Zaccaria. «È un episodio molto grave, non è la prima volta che la mia assistita riceve minacce, ma mai in questi termini - ha detto l'avvocato Nanetti - questa è evidentemente una minaccia che è stata fatta mentre lei era in bicicletta, da qualcuno che probabilmente l'ha vista, un gesto fatto con impeto ma in maniera molto grave». Secondo il legale, l'autore del commento minatorio «probabilmente è un fake, ma sicuramente la Polizia Postale saprà rintracciare il responsabile».

«Vedo quotidianamente un'escalation di odio in rete, forse anche perché le più alte cariche istituzionali e chi sta nelle istituzioni si permettono di usare linguaggi che probabilmente fomentano l'odio», ha aggiunto La Torre. «Sarebbe bello arrivasse una manifestazione di solidarietà da qualcuno che, anche se di altra parte politica, si dissoci da queste parole», ha detto ancora in una intervista al tg dell'emittente Ètv, poco prima di entrare in Questura per presentare denuncia. «Ci sono nostri concittadini che sono stati consiglieri comunali con me e ora sono membri del Governo, mi hanno espresso solidarietà privatamente e mi piacerebbe se questa cosa fosse anche pubblica».

 

LA SOLIDARIETÀ Dall'assessore di Bologna Matteo Lepore a Nicola Fratoianni di 'Liberi e uguali' tanti i post di solidarietà e vicinanza a Cathy La Torre. «La mia solidarietà e un grande abbraccio a Cathy La Torre, minacciata di morte in quanto militante per i diritti della comunità LGBT», ha commentato Laura Boldrini. «Di fronte a queste intimidazioni - sottolinea la ex presidente della Camera, lei stessa bersaglio di frequenti attacchi online - a chi le mette in atto e ai loro cattivi maestri, non indietreggeremo di un millimetro. Che se lo mettano bene in testa, non ci fanno paura».

«A Cathy La Torre, avvocata, esponente Lgbt e della sinistra bolognese è arrivata questa pesante minaccia di morte stamattina su Facebook corredata da una foto di pistola - ha commentato in una nota Nicola Fratoianni di LeU - Una minaccia seria, perché il soggetto in questione fa esplicito riferimento all'abitudine di Cathy di muoversi in bicicletta». «La Torre continui ad essere avvocata dei più deboli e degli emarginati, come ogni giorno fa. Non deve avere paura, non dobbiamo avere paura, perché questi messaggi ignobili - aggiunge Fratoianni - sono il segno che chi ha paura sono loro».



«Adesso - conclude il leader di SI - questo "simpatico" imbecille, che come tutti i "duri" da social non mette né la faccia e probabilmente nemmeno il vero nome, verrà denunciato, e ci auguriamo che le forze dell'ordine lo assicurino al più presto alla giustizia. Il compromesso non dovrebbe farlo con la "lesbica" Cathy, ma con tutti noi e dovrebbe sparire da questo Paese. A Cathy, compagna nostra, che conosco da una vita, mando un abbraccio e un messaggio: non sei sola. Ci siamo tutti noi e ci sono tutti quelli che non si rassegnano a un Paese devastato dall'ignoranza, dall'odio, dalle violenze». 

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