Coronavirus, il ministro Roberto Speranza a Live non è la D'Urso: «I prossimi giorni saranno decisivi, i numeri cresceranno»

Coronavirus, il ministro Roberto Speranza a Live non è la D'Urso: «I prossimi giorni saranno decisivi, i numeri cresceranno»
Coronavirus, il ministro Roberto Speranza a Live non è la D'Urso: «I prossimi giorni saranno decisivi, i numeri cresceranno»
di Ida Di Grazia
Domenica 22 Marzo 2020, 21:48 - Ultimo agg. 23 Marzo, 01:15
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Coronavirus, il ministro della Salute Roberto Speranza a Live non è la D'Urso: «I prossimi giorni saranno decisivi, i numeri cresceranno». In collegamento con Barbara D'Urso il ministro ha commentato le nuove norme stringenti annunciate sabato sera dal Premier Giuseppe Conte per affrontare l'emergenza coronavirus.

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm che dispone di nuove misure restrittive per l'emergenza coronavirus. Durante la diretta di Live non è la D'Urso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha commentato con Barbara D'Urso le nuove disposizioni: «Le prossime giornate saranno quelle decisive, ci sono lavori che non possiamo interrompere, che consentono alle persone di accendere la luce, o riempire il frigorifero. Quei lavori vanno preservati. Ma tutti i lavori che possono essere in qualche modo sospesi, dobbiamo provare a farlo. Chi deve lavora per forza continui a farlo, ma c’è anche un pezzo di paese che può permettersi di fermarsi per due settimane e deve farlo. Tutto ciò che non è indispensabile proviamo a sospenderlo perché sono i giorni più decisivi per permettere al paese di ripartire. Ma dobbiamo vincere la battaglia sanitaria, solo dopo possiamo ripartire più forti di prima. I decreti sono importanti, ma non basta un decreto, quello che conta è la scelta di ciascun individuo- Faccio appello alle persone di rispettare convintamente quanto previsto. Abbiamo bisogno di un consenso sociale vero per vincere questa sfida». La D'Urso chiede al ministro perchè parla di due settimane: «Due settimane - spiega Speranza -  è il tempo di incubazione massima, siamo arrivati davvero alle settimane cruciali. E’ vero che i numeri di oggi sono drammatici anche se leggermente in flessione, ma i numeri cresceranno nei prossimi giorni».
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