Morto Ignazio Scardina, volto di 90° minuto. I colleghi al veleno: «Ucciso da Calciopoli»

Morto Ignazio Scardina, volto di 90° minuto. I colleghi al veleno: «Ucciso da Calciopoli»
Morto Ignazio Scardina, volto di 90° minuto. I colleghi al veleno: «Ucciso da Calciopoli»
Sabato 7 Aprile 2018, 11:50 - Ultimo agg. 15:58
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Grave lutto nel mondo del giornalismo sportivo italiano: Ignazio Scardina, volto di RaiSport, è morto la scorsa notte dopo una lunga malattia. A dare il triste annuncio, la moglie e i figli del giornalista televisivo con un post sul suo profilo Facebook: «Per tutti gli amici di Ignazio - hanno scritto - Purtroppo oggi ci ha lasciati».
 


In tanti tra i suoi colleghi, della carta stampata come della televisione, hanno espresso la loro tristezza sui social. Dal collega Rai Alessandro Antinelli a Ivan Zazzaroni, che scrive un tweet al veleno: «Sembrava una bella giornata e poi la notizia terribile: è morto Ignazio Scardina, ucciso da Calciopoli, da una lunga malattia ‘figlia’ di una colpevolezza senza senso, né basi, e mai provata. Era un giornalista Rai, un amico, un uomo sensibile, fin troppo. Molti di noi lo piangono». Zazzaroni si riferisce al coinvolgimento nell’inchiesta Calciopoli dello stesso Scardina, che fu poi però assolto dalle accuse a Napoli. 
Dal 2000 al 2006 Scardina era stato il capo della redazione calcistica di Raisport: era lui il professionista che lavorava dietro le quinte per “preparare” gli inviati delle varie trasmissioni calcistiche della domenica, da 90° minuto a La Domenica Sportiva, fino a Stadio Sprint. Il giornalista Rai, classe 1947, era stato coinvolto, come stanno ricordando sui social alcuni colleghi non senza polemizzare, era rimasto coinvolto nello scandalo di Calciopoli ed era fra gli imputati del processo di Napoli per gli illeciti commessi durante le stagioni 2004-05 e 2005-06. Nel 2011 era poi stato assolto e successivamente reintegrato in Rai. Di questa vicenda aveva sofferto moltissimo
 

Anche il nostro ex direttore Alvaro Moretti, ora vicedirettore del Messaggero, ha detto la sua in un post su Facebook, salutando l'amico e collega. «Io non posso pensare al male ingiusto, terribile, gratuito che è stato fatto al mio amico Ignazio Scardina. Io ho visto e mi sono indignato - scrive - Spero di non arrivare mai in vita al livello di odio che ha sbattuto a terra Ignazio».



«Non posso dimenticare lacrime e abbracci sinceri su quel treno per Napoli, ogni maledetto martedì per tanto, troppo tempo. E non posso dimenticare la dignità con cui ti sottoponevi al cilicio (nonostante i nostri consigli di non farlo). Sono stato testimone di una efferatezza inspiegabile e oggi, nel dolore di saperti altrove ma lontano anche dal male che hai subìto, dico che sei stato un Cristo senza colpa».
Un commosso ricordo è arrivato su twitter anche dai colleghi della Rai: «Oggi è un giorno triste per la redazione della Domenica Sportiva. È mancato Ignazio Scardina, ex caporedattore del calcio, per molti un caro amico, per altri un collega stimato e un uomo ingiustamente accusato nel processo Calciopoli. È uscito completamente assolto. Ciao Ignazio». 

Anche il Cdr di Rai Sport lo ricorda in un comunicato: «Oggi ci ha lasciato Ignazio Scardina.
Una grande persona, un grande giornalista, un grande capo e un vero punto di riferimento all'interno della testata per molti di noi. Ci piace ricordare la sua grande umanità esaltata dalla sua inimitabile prosa che ha sempre impreziosito i servizi della nostra testata. Le sue interviste mai scontate, i suoi reportage sempre originali, la sua grande professionalità. Ha passato giorni d'inferno, tanti, troppi, ma ha sempre combattuto a testa alta e ha lottato come un leone sino all'ultimo com'era nel suo stile e nel suo carattere. Non lo dimenticheremo mai. Ciao Ignazio!», scrivono i colleghi Rai.

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