Nicola Tanturli, il padre Leonardo: «Mio figlio è abituato a muoversi in campagna, pensavamo si fosse addormentato»

Nicola, il padre Leonardo: «Soccorsi 9 ore dopo? Pensavamo si fosse addormentato»
Nicola, il padre Leonardo: «Soccorsi 9 ore dopo? Pensavamo si fosse addormentato»
Giovedì 24 Giugno 2021, 13:15 - Ultimo agg. 25 Giugno, 11:38
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Fanno riflettere le parole di Leonardo Tanturli, papà del piccolo Nicola, il bimbo di 21 mesi disperso per oltre un giorno e ritrovato ieri mattina in un burrone sui colli del Mugello. In un’intervista al Corriere della Sera, l’uomo sostiene di aver fatto un errore a dare l’allarme solo al mattino, nove ore dopo che il bambino era sparito: «Riconosco che abbiamo sbagliato - ha detto - eravamo molto preoccupati, ma conosco bene la zona. Io e la mia compagna pensavamo di riuscire a trovarlo presto».

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«Dopo alcune ore - spiega - visto che lo chiamavamo e non rispondeva, abbiamo pensato che si fosse addormentato vicino a casa.

Così abbiamo pensato che all’alba si sarebbe svegliato e lo avremmo ritrovato». «Purtroppo non è andata così: a quel punto abbiamo chiamato il 112. Ma com’è andata esattamente? Alle 18 la mia compagna l’ha messo a letto, alle 19.30 era ancora lì. Poi è andata a fare l’orto. Alle 21 abbiamo cenato ed eravamo convinti che fosse ancora a letto, a volte fa così, tira fino alla mattina dopo. Solo a mezzanotte ci siamo accorti che non c’era più».

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Per Nicola era la prima volta che si allontanava così tanto: «Vivendo in campagna è abituato a camminare in autonomia, ma non si era mai spinto così in là», dice Leonardo. «I nostri figli sono cresciuti qui in montagna, sono abituati a muoversi da soli: a volte Nicola si sveglia la mattina presto e ci raggiunge da solo nel recinto delle capre». «Negli ultimi tempi è cresciuto, ora riesce ad aprire le maniglie delle porte». Dopo che i genitori si sono accorti che non c’era, hanno iniziato a cercarlo: «Dopo un paio d’ore l’ho sentito, ma non lo abbiamo trovato. Pensavamo che si fosse addormentato, abbiamo fatto rumore con le pentole, abbiamo gridato, ma niente. A quel punto abbiamo avuto paura».

 

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