Meningite, casi in aumento dopo la pandemia Covid: «Colpiti i bambini e gli adolescenti»

"Fortunatamente abbiamo dei vaccini contro questi batteri", ha spiegato Giancarlo Icardi, coordinatore Comitato Scientifico della Società Italiana d'Igiene e medicina della Prevenzione

Post Covid, aumentano i casi di meningite: «Fortunatamente abbiamo i vaccini contro questi batteri»
Post Covid, aumentano i casi di meningite: «Fortunatamente abbiamo i vaccini contro questi batteri»
di Redazione web
Sabato 11 Febbraio 2023, 15:36
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Dopo il Covid, aumentano i casi di meningite, ma ci sono i vaccini. «Osserviamo negli ultimi mesi un certo incremento di malattie batteriche invasive da meningo e da pneumococco, infezioni che hanno circolato poco in pandemia, facendo venire a mancare la colonizzazione e l'immunità naturale nella popolazione generale. Di qui la recrudescenza dei casi che vediamo. Ma abbiamo fortunatamente dei vaccini contro questi batteri», ha spiegato Giancarlo Icardi, coordinatore Comitato Scientifico della Società Italiana d'Igiene e medicina della Prevenzione, scrive l'Ansa.

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Numeri in aumento

«C'è un sistema di sorveglianza sulle patologie batteriche invasive da meningo e pneumococco a cura dell'Istituto Superiore di Sanità - spiega Icardi - che ha osservato che nel triennio della pandemia una diminuzione dei casi, come visto anche per i virus, perché le misure protettive messe in campo contro il Covid-19 funzionavano anche per altre patologie a trasmissione aerea»: le malattie invasive da menigococco sono state 170 casi nel 2018, 190 nel 2019 e 74 nel 2020.

Quelle da pneumococco 1.547 nel 2018, 1.679 nel 2019 solo 499 nel 2020. «I numeri sono per ora disponibili solo fino al 2020 ma queste malattie, come atteso, si sono ripresentate in modo più intenso ora che il Sars-Cov-2 è in ritirata, come si vede anche dai diversi casi di cronaca tornati sulle pagine dei giornali».

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Cosa accade

Finché i batteri restano in gola, come avviene nei portatori sani, va bene, quando però arrivano in circolo nel sangue provocano la sepsi e se superano la barriere cerebrale causano encefalite. «In questi casi, pur se non frequentissimi, le conseguenze possono essere molto gravi: il decorso è molto rapido e chi si ammala spesso muore o ne porta conseguenze per tutta la vita», precisa. I casi più frequenti, conclude, «sono nei bimbi piccoli e negli adolescenti, popolazioni per le quali è infatti raccomandato e offerto gratuitamente il vaccino».

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