Dramma in Puglia nella serata di ieri. Una ragazza di appena 16 anni è stata investita e uccisa da un treno che transitava nella stazione di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari: la ragazza, originaria di Cassano delle Murge, era seduta vicina ai binari e aveva le cuffiette, e secondo una prima ricostruzione non avrebbe sentito il treno e sarebbe stata travolta dal convoglio in corsa.
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La sedicenne era lì con alcuni amici a intrattenersi e trascorrere la serata: la stazione è infatti da tempo ritrovo per i ragazzi della zona.
Gli amici ascoltati: tragico incidente
La ragazza era seduta su un muretto a ridosso della banchina che costeggia i binari, a poche decine di centimetri dalle rotaie. La ricostruzione della dinamica dei fatti da parte di Polizia ferroviaria e carabinieri ha già chiarito che si sarebbe trattato di un tragico incidente. Altri giovani che erano sul post al momento della tragedia e amici della vittima sono stati ascoltati fino a tarda ora dagli investigatori, confermando l'ipotesi della fatalità.
L'adolescente non si sarebbe accorta del convoglio che arrivava alla velocità di 100 chilometri all'ora, forse distratta perché indossava delle cuffiette, e sarebbe stata risucchiata dal treno, sbattendo violentemente contro una carrozza. Questa mattina il medico legale Biagio Solarino effettuerà l'esame esterno cadaverico nel Policlinico di Bari e l'orientamento del pm di turno del Tribunale di Bari, Manfredi Dini Ciacci, è quello di non fare l'autopsia, perché la dinamica è chiara e al momento non si ipotizzano responsabilità.
Il sindaco: la stazione ritrovo pericoloso
La stazione di Acquaviva delle Fonti, nel Barese, dove ieri sera un treno in transito ha travolto e ucciso una 16enne, non ha personale né vigilanza e da tempo era diventato un pericoloso luogo di ritrovo dei giovani di sera. Proprio ieri, «un paio d'ore prima che avvenisse il terribile incidente - dice il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci - , ho personalmente accompagnato gli agenti di Polizia locale in un giro di controllo in stazione durante il quale, dopo aver provato a dialogare con alcuni dei ragazzi che frequentano quel posto per capirne le ragioni, li abbiamo invitati a trascorrere il loro tempo in altri luoghi più sicuri della città. Non è certo la prima volta che ci ritroviamo a occuparci dei problemi di sicurezza che si presentano lungo la linea ferroviaria. Ora, però, è successo l'irreparabile. La nostra comunità - dice Carlucci che annuncia la proclamazione del lutto cittadino - si stringe attorno ai familiari e agli amici della vittima».