Ragazza morta a Caivano (Napoli), il fratello: «Volevo darle una lezione, era infettata»

Ragazza morta a Caivano, il fratello: volevo darle lezione, era infettata
Ragazza morta a Caivano, il fratello: volevo darle lezione, era infettata
Domenica 13 Settembre 2020, 11:45 - Ultimo agg. 14 Settembre, 09:02
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«Volevo darle una lezione, era stata infettata». Queste le parole del fratello di Maria Paola Gaglione, 22 anni, morta dopo essere caduta dallo scooter a Caivano (Napoli) speronato dall'uomo. Michele Antonio Gaglione, è stato fermato dai carabinieri ai quali ha dato la folle spiegazione, giurando che non era sua intenzione uccidere la sorella.

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Inizialmente l'uomo rispondeva di lesioni personali, morte come conseguenza di un altro delitto e violenza privata, ma la sua posizione si è aggravata e il 30enne è finito in cella per omicidio preterintenzionale e violenza privata aggravata dall'omofobia.

Il giovane ha inseguito la sorella e il compagno, un ragazzo trans, per parecchi minuti, cercando con i calci di farli cadere dallo scooter in corsa, poi in una curva, il mezzo ha perso aderenza finendo fuori strada; Maria Paola è finita su un tubo per l'irrigazione, che le ha tranciato la gola. 

 

 

Sono questi, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli ultimi attimi di vita della 22enne Gaglione, morta nella notte tra venerdì e sabato; il fratello, disoccupato, residente al Parco Verde di Caivano (Napoli), che dopo aver speronato il motorino si è anche fiondato su Ciro pestandolo, mentre la sorella era ormai morta.

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