Che Natale sarà quello 2020, il primo nell'era del Covid? A chiederselo sono in tanti: famiglie, imprese, commercianti. Una risposta certa si avrà solo il 3 dicembre, quando scade l'ultimo Decreto del presidente del Consiglio e il governo fisserà le nuove disposizioni per arginare la pandemia.
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Tutto dipenderà dall'andamento della curva epidemica che ad oggi mostra i primi segni di rallentamento.
Per favorire lo shopping per gli acquisti di Natale sarà permesso ai negozi di restare aperti fino alle 22 e ai centri commerciali di restare aperti nei fine settimana, con ingressi contingentati. Possibili restrizioni nei luoghi e nelle piazze più affollate delle grandi città. Apertura serale anche per ristoranti e pub, con un massimo di 4 persone al tavolo.
Ma il coprifuoco dovrebbe rimanere fissato alle 22 o, al massimo, alle 23 (ad esclusione forse della sera del 24 e di quella dei 31 dove si potrebbe arrivare fino all'una di notte).
Per il cenone in famiglia il governo non potrà imporre divieti. La raccomandazione sarà di festeggiare in gruppi ristretti, possibilmente con conviventi e parenti di primo grado. Nessuna novità in vista invece per le scuole che rimarranno chiuse almeno fino al 7 gennaio. Per i licei e gli istituti superiori rimarrà dunque la didattica a distanza, chiuse anche le università. È probabile che anche le piste da sci resteranno chiuse.
La linea del governo si mantiene comunque estremamente prudente. Si vuole evitare di inviare messaggi troppo rassicuranti per non ritrovarsi a fare i conti, come già accaduto in estate, con le conseguenze devastanti di un nuovo liberi tutti.
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