Rider pedala 50 km per una consegna: «Non mi sento sfruttato, meglio così che rimanere 8 ore in ufficio»

«Non vogliamo regole, siamo rider apposta perchè così ci lasciate in pace»

Il rider di Verona: «Amo il mio lavoro, non mi sento sfruttato. Meglio così che rimanere 8 ore in ufficio»
Il rider di Verona: «Amo il mio lavoro, non mi sento sfruttato. Meglio così che rimanere 8 ore in ufficio»
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 08:32 - Ultimo agg. 19 Marzo, 00:40
3 Minuti di Lettura

La sua storia ieri ha fatto il giro dei social. Filippo Bazerla, di professione rider, qualche giorno fa ha percorso 50 km in bici per fare la sua consegna, con il cliente che si era 'pentito' dei chilometri da Verona sud a Bussolengo che il ragazzo aveva dovuto fare per consegnargli panino e patatine ordinate in una catena di fast food e ricevute tramite un servizio di delivery

Rider pedala per 50 km per consegnare hamburger e patatine. Il cliente si pente: «Mai più food delivery»

Software spia il lavoro dei dipendenti: contabile condannato a risarcire il tempo "rubato" all'azienda

Il rider si sfoga su Facebook

Ora Filippo, fino a pochi giorni fa anonimo ma oggi simbolo di chi lavora sottopagato o sfruttato, rifiuta quell'etichetta e si sfoga su Facebook«Non mi sento sfruttato - dice in un post, ripreso oggi dal Corriere del Veneto - perchè non conta la quantità di denaro nel mio modo di essere quanto piuttosto la qualità del tempo in cui vivo: in soldoni, se vado in ufficio e devo stare in silenzio 8 ore, per fare 2 ore di pausa pranzo, insomma queste cose alienanti e per me almeno tristi, io rifiuto.

L'ho sempre fatto e sempre lo farò».

«Amo il mio lavoro»

Il cliente era Andrea Bassi, già consigliere regionale della Lega e poi in Fratelli d'Italia. La distanza era tanta, ammette il rider Bazerla, e «se ho accettato quella consegna, è perchè amo il mio lavoro, posso rifiutarle se voglio». Peraltro, aggiunge, non era neanche vero, come sostenuto da qualcuno, che si viene penalizzati rifiutando. «L'ho anche detto all'assessore - continua - che il problema era che non c'erano altri rider a parte me. Ma ripeto come ho rifutato 3 volte potevo farlo 4 o 5».
 


Parlando di Bassi, il rider aggiunge: «In ogni caso, se voleva poteva annullare l'ordine, sia prima che dopo 5 minuti dall'offerta contrattuale, ma se lo faceva dopo io avrei ricevuto un indennizzo. Ma meglio così, se no arrivavo a Bussolengo e scoprivo di aver fatto la strada per niente e allora non sarebbe andato bene». Tutto fa capire che Bazerla nelle vesti di rider ci stia benissimo e che le polemiche sulla categoria non lo interessino. «Non vogliamo regole, siamo rider apposta - conclude - perchè così ci lasciate in pace». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA