Ryan, come sta il bambino picchiato dal 'nonno': ha un ematoma cranico. Il papà: «Mi ha accarezzato il viso e ha voluto un abbraccio»

Ryan, come sta il bambino picchiato dal 'nonno': ha un ematoma cranico. Il papà: «Mi ha accarezzato il viso e ha voluto un abbraccio»
Ryan, come sta il bambino picchiato dal 'nonno': ha un ematoma cranico. Il papà: «Mi ha accarezzato il viso e ha voluto un abbraccio»
di Redazione web
Domenica 1 Gennaio 2023, 11:26 - Ultimo agg. 18 Marzo, 22:40
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Le condizioni di salute di Ryan, il bambino di 6 anni picchiato dal 'nonno' a Ventimiglia, piano piano migliorano: è il papà a descrivere i progressi del piccolo: «Mio figlio sta leggermente meglio - ha detto il papà di Ryan -, gli hanno tolto il drenaggio polmonare. Mi ha accarezzato il viso e ha voluto un abbraccio. Ha guardato un po' dei suoi cartoni animati preferiti e chiesto della mamma e del fratellino». Sono positive le notizie del bambino di sei anni di Ventimiglia ricoverato dal 19 dicembre scorso all'ospedale Gaslini di Genova a causa delle ferite provocate dal compagno della nonna paterna, L. C., 75 anni, che si è costituito dopo diversi giorni ammettendo di aver picchiato brutalmente il piccolo.

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Prognosi riservata

Il bimbo resta comunque in prognosi riservata a causa delle fratture e delle lesioni interne provocate dalle botte di quello che chiamava 'nonno'.

I medici dell'ospedale pediatrico genovese ogni giorno, per diverso tempo, diminuiscono la sedazione al bambino per verificare la reazione cerebrale. Oltre ai traumi accertati inizialmente, infatti, ieri è emerso anche un ematoma alla testa.

Cosa è accaduto

Resta ancora da ricostruire nei dettagli la dinamica dell'accaduto.

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il 75enne per lesioni gravissime e la nonna paterna del bimbo, in concorso.

I due sono a piede libero. Motivo, questo, per cui in città sono comparsi alcuni striscioni che chiedono 'giustizia' per il bambino.

Raccolta fondi

Intanto la popolazione si è mobilitata per raccogliere fondi da destinare ai genitori del bimbo, in modo da aiutarli ad affrontare le spese di alloggio a Genova.

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