Saman Abbas, resti umani trovati in un sacco nero. «Non c'entra l'arresto del padre»

I Ris sul posto per capire se si tratti della giovane pakistana

Saman Abbas, trovati resti umani in un capannone a Novellara vicino casa della famiglia
Saman Abbas, trovati resti umani in un capannone a Novellara vicino casa della famiglia
di Redazione web
Sabato 19 Novembre 2022, 08:57 - Ultimo agg. 20 Novembre, 08:22
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La svolta nel caso di Saman Abbas sembra essere arrivata: non lontano dal casolare dove la 18enne di origine pakistana viveva con la famiglia sono stati ritrovati dei resti umani. Un sopralluogo dei Ris è in corso a Novellara (Reggio Emilia), sono in corso accertamenti dei carabinieri per capire se si tratti della giovane. I resti sono stati recuperati all'interno di un sacco nero sepolto a due metri sotto terra ma non saranno dissotterrati immediatamente. Prima di poter intervenire, infatti, dal momento che c'è un processo fissato per cinque imputati (i parenti della giovane pachistana), bisognerà procedere con una perizia tecnica nel contraddittorio delle parti. Saman rifiutò un matrimonio combinato, è scomparsa dalla notte del 30 aprile 2021 e per l'omicidio sono indagati cinque parenti. Nei giorni scorsi il padre, Shabbar Abbas, è stato arrestato in Pakistan.

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Resti umani in un casolare

 

I resti ritrovati a Novellara erano sotterrati all'interno di un capannone abbandonato, a poche centinaia di metri dalla casa dove viveva la famiglia di Saman Abbas. Il casolare diroccato in cui è stato trovato il corpo fa parte di un complesso di ruderi, vicino a un gruppo di case dove c'era fino a poco tempo fa un allevamento di maiali.

Davanti c'è un campo incolto, a fianco un boschetto e dietro gli altri edifici, alcuni abitati. Tutto intorno, serre, campi e vigne. Si tratterebbe di un luogo già perlustrato nei mesi scorsi alcune volte, nell'ambito delle ricerche del corpo della 18enne scomparsa dal 30 aprile 2021. Nelle ultime ore la svolta che ha portato al ritrovamento, tra ieri sera e questa mattina. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, insieme a quelli della Compagnia di Guastalla, coordinati dalla procura diretta da Calogero Gaetano Paci hanno fatto un sopralluogo da ieri sera. L'area è stata interdetta e dalle prime ore del mattino e i carabinieri, insieme al Ris di Parma, stanno procedendo a recuperare e repertare i resti. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Reggio Emilia.

Il luogo compatibile con il video dei parenti con la pala

 

La direzione in cui si trova il casolare diroccato dove è stato trovato un cadavere, che potrebbe essere di Saman, sarebbe compatibile, rispetto alla casa in cui viveva la giovane pakistana, con quella in cui si muovevano i parenti della ragazza. Erano stati ripresi da un video di sorveglianza il 29 aprile, il giorno prima della scomparsa. Nel filmato si vedevano tre persone, che poi sono state riconosciute dagli inquirenti nello zio e nei due cugini indagati per il delitto, camminare con in mano piede di porco e pala: secondo gli investigatori stavano andando a scavare la fossa dove seppellire il corpo della giovane, cercato poi invano con cani molecolari e strumentazioni tecniche per oltre due mesi.

Il fidanzato attonito

«Aspetteremo gli esami scientifici e poi potremo andare a colpo sicuro. Il mio pensiero, è solo un'ipotesi logica, è che sia stato il padre in Pakistan a indicare il luogo». Lo dice l'avvocato Claudio Falleti, difensore del fidanzato di Saman Abbas, commentando con l'ANSA il ritrovamento di un cadavere in un casolare diroccato a Novellara, non lontano da dove viveva la famiglia della 18enne pakistana scomparsa. «L'arresto di pochi giorni fa mi fa pensare a una confessione», prosegue il legale, illustrando la sua opinione. Avvisato della notizia del possibile ritrovamento di Saman, il suo fidanzato, prosegue il legale «è rimasto in un silenzio attonito».

Arresto del padre non collegato

 

L'arresto del padre di Saman «non c'entra assolutamente nulla» con il ritrovamento di resti in un casolare di Novellara. Lo ha detto il procuratore di Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci, al termine del sopralluogo. Che si tratti del corpo di Saman «non lo possiamo ancora dire. Possiamo dire che grazie alle attività che non sono mai venute meno da parte dell'Arma dei carabinieri con il coordinamento della Procura l'area di interesse è stata sottoposta a ulteriori controlli e verifiche fino a quando sono emersi, ieri in occasione di uno scavo specifico, in un punto ben preciso, dei resti che potrebbero essere umani».

Rabbia e tristezza

 

«L'epilogo di questa vicenda era facilmente prevedibile. Sentire, però, che un cadavere è stato disotterrato a 100 metri dall'abitazione degli Habbas produce rabbia e tristezza cupa che prendono il posto di qualunque valutazione professionale». È il commento dell'avvocato Barbara Iannuccelli, legale dell'associazione Penelope che rappresenta amici e familiari delle persone scomparse e che si è costituita parte civile nel processo sul delitto di Saman Abbas, al ritrovamento di resti in un casolare di Novellara. «Noi lotteremo affinché ci sia un prima e dopo Saman. La voglia di vivere cessi di essere considerata una colpa e quindi un movente omicidiario», aggiunge.

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