Vie dello shopping invase a Roma, Milano e Napoli. L'appello: «No assembramenti». Ma le regole lo permettono

Vie dello shopping invase a Roma, Milano e Napoli. L'appello: «Evitate assembramenti». Ma è tutto permesso
Vie dello shopping invase a Roma, Milano e Napoli. L'appello: «Evitate assembramenti». Ma è tutto permesso
di Simone Pierini
Domenica 13 Dicembre 2020, 19:12 - Ultimo agg. 19:57
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Si potrebbe ribattezzare il paradosso di Natale. Il governo ha portato quasi tutta l'Italia in zona gialla - diminuendo di fatto le restrizioni - tiene aperti i negozi per ridare ossigeno ai commercianti e istituisce il cashback escludendo gli acquisti online per venire incontro ai commercianti. Poi arriva il weekend e la gente - potendolo fare - va a fare shopping per acquistare gli ultimi regali di Natale, o magari per una passeggiata dopo tanto tempo passato in casa in zona rossa o arancione. Le vie si riempiono, si formano assembramenti e scatta il rimprovero. L'appello è sempre lo stesso: «Evitate gli assembramenti altrimenti la terza ondata sarà inevitavile». La Germania - per evitare di una nuova impennata di contagio e di morti - le regole le ha imposte con la cancelliera Merkel che ha annunciato un duro lockdown fino al 10 gennaio. Negozi chiusi, ristori fino al 90% del fatturato e Natale rimandato al prossimo anno. 

Nel frattempo nelle nostre grandi città la situazione è preoccupante. Con la curva del contagio che sembra essersi appiattita (la discesa ha rallentato), le immagini che arrivano da Roma, Milano, Napoli, Bergamo e Bologna preoccupano e non poco in vista delle prossime settimane.  

 

ROMA, TRAFFICO E FOLLA IN CENTRO

Pienone oggi in centro a Roma, complice anche la giornata di sole. Traffico nelle vie centrali e strade dello shopping affollate, per la caccia ai regali di Natale. Anche ieri tanta gente per strada, specie nel pomeriggio quando è stato necessario attuare alcune chiusure su via del Corso in corrispondenza delle intersezioni con via del Parlamento, via della Vittoria e piazza del Popolo ad intervalli di circa 15 minuti nonché la chiusura delle fermate metro «Flaminio» e «Spagna» per circa 2 ore. Nei controlli disposti dal Questore per verificare il rispetto del distanziamento sociale e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nell'ambito delle misure anti-covid, ieri sono state identificate 665 persone e controllati 121 esercizi commerciali I controlli, che continueranno anche oggi sono rivolti in particolar modo alle vie dello shopping tra cui l'area del Tridente, via del Corso, piazza di Spagna e la zona di via Cola di Rienzo via Ottaviano e via Candia nonché alle zone del litorale romano. Oggi ha riaperto anche il tradizionale il mercato di Porta Portese, megastore e mercati all'aperto hanno infatti riaprire nel weekend.

I vigili urbani hanno presidiato il mercato con oltre 50 agenti, in particolare per evitare la formazione di assembramenti e tutelare la salute degli avventori, con verifiche sia nella parte esterna del mercato che all'interno. Presidiati in modalità fissa gli accessi con l'impiego di autopattuglie, più una task force, di oltre 20 agenti, dedicata alle verifiche amministrative ed ai controlli. Assembramenti anche a Fontana di Trevi. Per questo gli agenti della polizia locale gruppo Trevi hanno momentaneamente isolato l'area al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza. La folla, infatti, non rendeva più possibile il mantenimento della distanza di sicurezza. Con il defluire delle persone, si procederà ad una graduale riapertura e un contingentamento con modalità «stop and go», procedura in atto anche in altre località del «tridente», al fine di scongiurare la formazione di assembramenti 

MILANO, CODA PER L'APERITIVO IN CENTRO

A Milano, come in tutta la Lombardia, con l'ingresso nella zona gialla da oggi si è tornato a pranzare al ristorante e a prendere l'aperitivo o il caffè al bar, ma fino alle 18. Il centro di Milano, complice anche la bella giornata di sole dopo tanti giorni di pioggia, è stato letteralmente preso d'assalto dalle persone: c'è chi passeggia, chi compra i regali di Natale e chi torna a fare il rito dell'aperitivo. Al Camparino, storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, c'è la coda di persone pronte a entrare per bere un cocktail al banco o sedersi al tavolino nel dehor. Tra di loro c'è Paolo in compagnia di un amico: «ci è mancato moltissimo l'aperitivo a bar e quindi stamattina siamo usciti per concedercene uno». La Galleria, il salotto di Milano, sembra tornata quella di sempre, con tantissime persone a passeggio e qualche coda fuori dai negozi dei marchi di lusso. I bar e i ristoranti però non sono tutti aperti, solo Cracco, la Pasticceria Marchesi e lo storico Savini hanno riaperto, mentre altri locali hanno deciso di rimanere con la serranda abbassata. Da Savini i tavolini sono quasi tutti occupati da persone che bevono l'aperitivo o pranzano. In centro a due passi dal Duomo c'è la famosa pizzeria napoletana da Sorbillo, alle 12 ci sono già i primi avventori. «Per oggi abbiamo abbastanza prenotazioni - ha spiegato Massimiliano Paradisi, direttore del locale -, vedo che la gente ha voglia di uscire e tornare a vivere». Tra i ristoratori c'è voglia di ripresa: «c'è molta gente in giro e piano piano anche i tavoli si iniziano a riempire - ha spiegato Gianni del Bar Ristorante Le tre Gazzelle di corso Vittorio Emanuele -. Stamattina c'è stato anche un bel via vai coi caffè. Siamo contenti se non ci fanno richiudere altrimenti se ci fanno chiudere un'altra volta siamo rovinati».

Non solo attorno al Duomo, anche in altri quartieri di Milano il primo giorno di sole dopo tanta pioggia e il passaggio in zona gialla ha portato molta gente in giro per fare shopping, come in corso Buenos Aires con macchine incolonnate, o per bersi un caffè nei tavolini di Brera, il quartiere degli artisti della città. Allo storico bar Jamaica, ritrovo in passato di pittori e scrittori, c'è attesa per capire come andranno le cose. «Noi non abbiamo mai chiuso e abbiamo fatto asporto. Al momento direi che qua la riapertura è molto lenta, ancora è presto però per fare una stima. Noi andiamo avanti un giorno dopo l'altro le cose cambiano sempre», ha spiegato Carlina da dietro il bancone. In corso Garibaldi sono tante le attività, bar e ristoranti, che oggi hanno rialzato la serranda, con tante le persone che hanno scelto di mangiare un boccone all'aperto, nelle enoteche e locali di cui è ricca la via a pochi passi dal centro. Anche l'Osteria del corso, dove Antonio, il gestore, trova che il primo giorno sia «discreto perché un bel pò di gente c'è in giro, come prenotazioni andiamo abbastanza bene e siamo fiduciosi. Alla gente mancava il ristorante e anche il bar, entrare e bere un caffè, un aperitivo, noi abbiamo una clientela affezionata. Le persone da oggi si risentono a casa e hanno ritrovato la socialità».

A NAPOLI FOLLA NELLE VIE DELLO SHOPPING 

A Napoli in tanti hanno percorso le vie dello shopping. Fiumi di cittadini si sono riversati in strada per le compere natalizie. Dal centro ai quartieri della 'Napoli benè, da via Foria alle centrali via Toledo e via Chiaia fino al Vomero, le immagini sono ovunque le stesse: famiglie, ragazzi, persone più anziane a passeggio. C'è chi è uscito solo per godersi il sole e gustare un caffè, anche se solo da asporto, ma moltissimi hanno affollato i negozi per acquistare i regali di Natale. Lunghe file si sono registrateo soprattutto all'esterno dei grandi magazzini e delle catene internazionali di capi di abbigliamento e di negozi di articoli sportivi. Ma anche davanti a profumerie, negozi di bijoutteria e di articoli per la casa. Diversi i negozi che praticano sconti fino al 30 per cento. Tuttavia c'è da registrare che non tutti i negozi misurano la temperatura prima di consentire l'ingresso cosi come in alcuni esercizi commerciali non si filtra l'ingresso per limitare assembramenti all'interno, violando dunque le norme anti covid. «Si vede tanta gente in strada e per il commercio finalmente è una boccata d'ossigeno - sottolinea Carla della Corte, presidente di Confcommercio Napoli - ieri c'è stata tantissima gente, oggi un pò meno ma stiamo lavorando e confidiamo di proseguire sempre meglio nei prossimi giorni».

BERGAMO ALTA PRESA D'ASSALTO

Nel primo giorno di zona gialla Bergamo e in particolare Città Alta è stata presa d'assalto. Complice anche la bella giornata, bar e caffetterie si sono riempite, tutto esaurito nei ristoranti e tantissime persone sulle Mura e sulla Corsarola, la strada principale del borgo storico. Anche il centro di Bergamo bassa ha registrato il pienone per lo shopping natalizio: marciapiedi con grande afflusso e lunghe code di auto in tutto il centro, con i parcheggi esauriti nel pomeriggio.

FOLLA IN CENTRO A BOLOGNA 

Centro di Bologna affollato nella penultima domenica prima di Natale, con 'fiumi' di persone che dalla tarda mattinata si sono riversate nelle strade della zona «T» pedonalizzata per fare acquisti e passeggiare, approfittando della giornata di sole e dei ristoranti aperti a pranzo. Oltre alle strade dello shopping nei negozi, è molto frequentata anche piazza Santo Stefano, dove è allestito il tradizionale mercatino di antiquariato. Anche ieri, nonostante il tempo piovoso, il centro storico si era riempito di gente. «Molta gente ma anche molte mascherine» aveva commentato ieri pomeriggio il sindaco di Bologna Virginio Merola a margine dell'inaugurazione del presepe in Comune, precisando che tra una settimana si verificherà se è necessario «stringere ancora di più la situazione». 

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