Il mistero di Stefano, trovato morto a Budapest. I genitori: «Ci hanno avvisato dopo 11 giorni»

Un vero e proprio mistero, con i genitori che non hanno avuto notizie di lui per circa due settimane, prima che qualcuno li informasse

Il mistero di Stefano, trovato morto a Budapest. I genitori: «Ci hanno avvisato dopo 11 giorni»
Il mistero di Stefano, trovato morto a Budapest. I genitori: «Ci hanno avvisato dopo 11 giorni»
Venerdì 6 Gennaio 2023, 07:46 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 10:03
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Stefano Puddu aveva 37 anni: è stato trovato morto a Budapest, dove si era trasferito per lavoro nel 2020. Un vero e proprio mistero, con i genitori che non hanno avuto notizie di lui per circa due settimane, prima che qualcuno li informasse. Ne parla oggi il quotidiano Il Messaggero, che racconta come i genitori e la sorella di Stefano si siano ritrovati catapultati in un girone infernale, dato che dopo aver avuto la notizia della morte in ritardo, hanno dovuto anche aspettare dieci giorni prima di poterne avere la salma.

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Stefano Puddu trovato morto a Budapest

Come scrive Valeria Di Corrado sul Messaggero, i familiari di Stefano hanno lottato per giorni contro quello che hanno percepito come un atteggiamento ostile da parte dell'Ambasciata italiana in Ungheria. Il 37enne, secondo le prime informazioni, avrebbe perso la vita per una meningite batterica causata - secondo i parenti - da un'otite curata male dai medici ungheresi. La Procura di Roma, con il pm Giulia Guccione, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e furto, mentre la famiglia ha chiesto al Ministero degli Esteri di fare accertamenti sui comportamenti di alcuni dipendenti dell'ambasciata.

Stefano, che in Ungheria aveva fondato una sua società, Ecompartner, aveva visto i genitori per l'ultima volta in estate, quando era tornato in Sardegna per le vacanze ad agosto: l'ultima telefonata, è arrivata il 2 ottobre, come ogni domenica.

Dopo quella, il silenzio: quando due settimane dopo i genitori si sono resi conto della stranezza (a volta poteva capitare che per impegni di lavoro non riuscisse a telefonare con costanza), il papà inizia a chiamare l'Ambasciata italiana a Budapest, ma «senza ricevere dagli organi consolari alcuna risposta», si legge nell'esposto presentato alla Procura tramite l'avvocato Rita Tenerelli.

La scoperta choc e il giallo delle email

Il 28 ottobre i carabinieri della caserma di Quartu Sant'Elena si presentano a casa dei genitori di Stefano, annunciando che il giorno dopo li avrebbe contattati il comandante: a quel punto vanno nel panico, si precipitano in caserma e scoprono che il 37enne era morto il 17 ottobre. Per saperne le cause, l'attesa è durata altri cinque giorni: prima si paventa un infarto, poi un incidente stradale, infine un addetto chiede alla coppia se Stefano facesse uso di droga, si parla di una 'vendetta' di nemici per debiti pregressi. Versioni diverse, basate sulle email di una vicina di casa che aveva contattato la polizia, ma che non avevano riscontri. Infine, i genitori denunciano addirittura il furto del portafoglio e dell'orologio del figlio, che sarebbero spariti. Una vicenda, dunque, dai tanti lati oscuri.

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