Polmoni bruciati dal Covid, trapianto riuscito: Francesco, 18 anni, torna a sorridere. "Intervento eccezionale"

equipe_trapianto_milano_san raffaele_ospedale_
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di Mario Fabbroni
Venerdì 29 Maggio 2020, 07:07 - Ultimo agg. 08:41
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I dispositivi di protezione anti-Covid (come i caschi ventilati) hanno creato impiccio nei movimenti dei medici. Ma alla fine è stato un successo. Anzi, un trionfo senza precedenti nella medicina europea. L’intervento chirurgico eseguito al San Raffaele di Milano, infatti, è di quelli che fanno davvero gridare al “miracolo”. 

Francesco, 18 anni festeggiati giusto in tempo, da due mesi era un caso disperato: il coronavirus gli ha completamente bruciato il polmoni, dall’inizio del mese di marzo è entrato in terapia intensiva e per molti giorni sembrava impossibile anche salvargli la vita. 
Invece la giovanissima età ha permesso di giocare l’ultima carta, trasformando l’incubo in speranza. Mario Nosotti, direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dell’Università Statale di Milano, dice senza mezzi termini: «I polmoni di Francesco apparivano lignei, estremamente pesanti e in alcune aree del tutto distrutti». Erano inadatti alla vita, il trapianto l’unica strada percorribile: «Un salto nel vuoto», dicono ora i medici. 

Ma bisognava tentare. A Vienna, nelle stesse ore, un intervento simile mentre l’unico precedente al mondo era stato eseguito in Cina. Attaccato alla macchina Ecmo, nata per fronteggiare l’ondata di malati Covid dei giorni clou dell’emergenza, Francesco è entrato in sala operatoria per ricevere i polmoni appena donati. Trapianto riuscito. «È un ragazzone di 1 metro e 80, dopo le prime ore già eravamo riusciti a toglierlo dall’Ecmo». Quando era arrivato sotto la tensostruttura ospedaliera milanese aveva la febbre alta, ricorda solo un “ora ti addormentiamo”. «Ora si è risvegliato, come se fosse in un mondo nuovo. Francesco guarda i cartoni animati, vede i suoi in videochiamata, passa le sue giornate così»vede i suoi in videochiamata, passa le sue giornate così». Un miracolo.

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