Non è facile per il mondo audiovisivo (cinema, tv, eventi sportivi) doversi confrontare con un fenomeno così capillarmente radicato come la pirateria che, come abbiamo visto, compromette il valore del mercato, dei suoi contenuti così come la crescita di tutto il settore e che, a cascata, ha conseguenze significative sull'indotto. È questo un circolo vizioso che deve essere interrotto e per farlo è necessario l'impegno e l'attenzione di tutti. Ben vengano, quindi, le parole del ministro Giancarlo Giorgetti che ha confermato il proprio impegno istituzionale nei confronti del fenomeno, così come tutte le azioni messe in atto dalle altre istituzioni, dalle aziende private e da tutti gli attori che vengono di fatto colpiti dalla pirateria. Solo da un'attività corale che deve lavorare anche sulla creazione di una cultura di contrasto, può partire un'efficace misura contenitiva contro questo fenomeno. Qualche settimana fa, ha suscitato grande scalpore la notizia diffusa da alcuni organi di stampa circa la possibilità da parte di Dazn di eliminare, nel corso dell'attuale stagione, la cosiddetta concurrency (ovvero la possibilità di seguire attraverso due device due contenuti diversi in contemporanea). Le polemiche hanno forse messo ai margini il ragionamento sotteso a questa ipotesi.
CONDIZIONI DI UTILIZZO
Pur non essendo direttamente ascrivibile nell'ambito della pirateria, fenomeni di utilizzo abusivo del servizio Dazn hanno portato la società a voler riconsiderare la modalità di offerta di tale strumento.