Decreto sicurezza, si cambia: tornano gli Sprar e stop alle supermulte per le Ong

Decreto sicurezza, si cambia: tornano gli Sprar e stop alle supermulte per le Ong
Decreto sicurezza, si cambia: tornano gli Sprar e stop alle supermulte per le Ong
di Emilio Pucci
Giovedì 9 Luglio 2020, 07:49 - Ultimo agg. 12:39
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Le ultime novità riguardano il ripristino del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Verrà ridisegnata tutta la mappa dei centri di accoglienza, limitandone la capienza. I migranti verranno controllati, monitorati, sottoposti a test anti-Covid. Verranno coinvolti non solo i comuni ma tutti gli enti locali, con l'ausilio delle prefetture. E per quanto riguarda le multe alle Ong si ritorna al codice penale, anche se per chi non rispetta il diritto di navigazione la sanzione verrà perlomeno raddoppiata (al momento la multa è di 516 euro).

In ogni caso questo pomeriggio il ministro dell'Interno Lamorgese presenterà ai partiti di maggioranza il testo definitivo sulle modifiche ai dl Salvini. Ci sarà in realtà un unico decreto immigrazione sul quale il governo dovrebbe porre, quando sarà il momento, la fiducia. Lo stop alla possibilità di confiscare le navi, il ripristino del permesso umanitario, con la reintroduzione della protezione speciale', la convertibilità dei permessi di soggiorno in permessi di lavoro e il ritorno al sistema della registrazione all'anagrafe dei comuni per i richiedenti asilo gli altri punti più importanti della bozza.

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L'accordo è stato raggiunto sui tempi. Pd e Leu hanno teso la mano ai pentastellati. Il provvedimento arriverà sul tavolo del primo Cdm di settembre, non prima, ma i contenuti sono stati definiti sin d'ora. «A noi dice il vice ministro Pd Mauri interessa azzerare gli effetti negativi dei dl Salvini sull'immigrazione». «L'importante osserva il capogruppo di Leu Fornaro è la condivisione dei punti da cambiare». Lo slittamento dell'iter del nuovo dl è confermato anche dal premier Conte: «C'è già un'intesa di massima, e con i capigruppo osserva il presidente del Consiglio - concorderemo il piano perché, ovviamente, il Parlamento sta lavorando tantissimo, per convertire i tanti decreti legge dovuti alla pandemia».

I DUE STEP
Oggi arriverà, come si diceva, il semaforo verde sui contenuti. «Si manterranno gli impegni presi in maggioranza», la posizione dei vertici M5s (al tavolo sarà presente il presidente della Commissione affari costituzionali di Montecitorio, Brescia) anche se un'ala dei 5Stelle continua a frenare, a ritenere necessario agire attraverso due step. Il primo accogliendo i rilievi del Capo dello Stato Mattarella, il secondo con un progetto di legge da presentare alle Camere. «Se si rimanda la discussione a settembre allora bisognerà poi essere più incisivi e studiare ulteriori cambiamenti», osserva il capogruppo di Italia viva al Senato, Faraone. I renziani hanno riproposto lo ius culturae.

Il tema, però, per il momento non verrà toccato.
 
 
 

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