Gruppi di classe su Whatsapp, dal genitore ignaro al nevrotico: la guida per affrontare la chat (e sopravvivere)

La prima regola per una buona convivenza: nominare l'amministratore della chat

Dieci tipi di genitori sui gruppi Whatsapp
Dieci tipi di genitori sui gruppi Whatsapp
Martedì 8 Novembre 2022, 18:47
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C'è l'ansioso, per il quale il mattino ha l'apprensione in bocca, oppure il polemico, che vede ogni messaggio buono per scatenare una battaglia, o ancora l'onnisciente, una sorta di enciclopedia vivente sempre aggiornata sulle ultime novità scolastiche. Stiamo parlando dei dieci tipi di genitori che popolano i gruppi Whatsapp di classe. A stilare la classifica è Gostudent, la piattaforma di ripetizioni online conosciuta in tutto il mondo.

La vera vita dei gruppi genitori su Whatsapp: la fine comincia dal "Buongiorno"

Con il ritorno in classe è ripreso anche lo scambio quotidiano tra genitori sulle famigerate chat di Whatsapp. Per ogni bambino che fa il suo ingresso a scuola c’è un padre o una madre che viene aggiunto al gruppo.

Per chi ha più figli poi la faccenda si complica, perché i gruppi aumentano, si moltiplicano e dal nido alla scuola superiore ci si trova online h24 e a discutere di tutto. Dallo zaino troppo pesante per il figlio che sta in quinta elementare al 4 e mezzo sui Promessi Sposi incassato da metà della classe.

Dalle comunicazioni scolastiche al confronto su vari topics didattici, quello che dovrebbe essere (e restare) uno strumento per condividere velocemente informazioni utili coinvolgendo tutti i genitori, spesso viene utilizzato anche per altro. È sufficiente che qualcuno scriva un semplice "Buongiorno" perché quel giorno si trasformi in una pioggia di messaggi. E tra un botta e risposta si arriva a sera, quando a quel punto non può mancare la "Buonanotte", alla quale c'è chi risponderà tardi, magari disturbando e interrompendo il sonno di altri. È così la vita nei gruppi Whatsapp dei genitori, dove o ci sei dentro o ci sei fuori. E in tutti i casi è meglio starci dentro, perché è lì che si incontra la tribù più strana, fatta di ninja, virali, ignari e tanti altri.

La guida alla sopravvivenza

I polemici: fanno costantemente domande e se nessuno risponde all’istante si innervosiscono. Hanno da ridire su tutto, dalle proposte della scuola a quelle degli altri genitori.

Gli esibizionisti: mandano foto private e non pertinenti. Dal weekend fuoriporta alla serata al ristorante, ogni occasione è buona per mettersi in mostra.

I ninja: ci sono, ma nessuno li ha mai visti. Leggono tutto, ma non interagiscono. Il massimo che fanno, quando è proprio necessario dare una risposta, è di adeguarsi alla maggioranza.

I segretari: si comportano come se fossero i segretari personali dei figli. Ogni giorno chiedono dei compiti, del materiale da portare a scuola o della giacca smarrita durante la gita.

Gli ansiosi: scatenano inutili allarmismi per qualsiasi cosa. Si lamentano sempre, vedono minacce ovunque, non sono mai rilassati e amano creare drammi.

Gli onniscienti: conoscono tutte le date scolastiche dell’intero anno e condividono continuamente informazioni nel gruppo anche se nessuno ha chiesto loro di farlo.

Gli ignari: al contrario degli onniscienti, non hanno mai idea di cosa stia succedendo. non leggono le comunicazioni e si affidano esclusivamente al gruppo per restare informati.

I factotum: hanno tutto sempre sotto controllo e sembrano destreggiarsi perfettamente tra lavoro, casa, scuola e vita sociale. Vogliono primeggiare, facendo sentire gli altri genitori non all’altezza.

I nevrotici: costantemente stressati e di fretta. Nonostante millantino di essere sommersi di impegni,  trovano sempre il tempo per lamentarsi col gruppo della loro vita frenetica.

I virali: ci sono poi quelli che rispondono con meme o gif, mandano immagini di dubbio gusto, catene e frasi ad effetto. Inoltrano anche fake news scatenando reazioni negli altri genitori.

 

 

Gruppi Whatspp: cosa fare e cosa non fare

Anche per le chat classe di Whatsapp sono necessari alcuni accorgimenti che regolino la buona convivenza. È sempre l'e-learning GoStudent a fornire un breve vademecum per evitare spiacevoli criticità, valorizzando così la messaggistica scolastica, la sola (o quasi) che dovrebbe essere seguita. Infatti stabilire fin dall'inizio regole chiare sull'utilizzo del gruppo e definire la tipologia di contenuti che è permesso condividere aiuta a non "uscire dal discorso". Il primo passo è nominare un amministratore, che media, moderando toni (che dovrebbero essere sempre gentili e pacati da parte di tutti) e contenuti. Altro capitolo è poi la collaborazione tra genitori. Impegnati lavorativi infatti impediscono a molti di essere presenti alle riunioni di classe è, quindi, una buona idea e gesto di cortesia che un genitore faccia un riassunto puntuale degli argomenti discussi, così che tutti possano essere informati. Vietato invece entrare in argomenti di tipo persosnale o criticare l'insegnante, gli altri bambini o i genitori, contribuirebbero solo ad aumentare i contrasti e le divergenze all'interno della classe. Bandita anche la pubblicazione di contenuti come meme, barzelle, catene virtuali che solo porterebbero reazioni a catena senza alcun fine.

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