Palermo, sgozzata dall'amante: aspettava un figlio. «Dopo le coltellate, le bastonate»

Palermo, sgozzata dall'amante: aspettava un figlio. «Dopo le coltellate, le bastonate»
Palermo, sgozzata dall'amante: aspettava un figlio. «Dopo le coltellate, le bastonate»
Sabato 23 Novembre 2019, 08:46 - Ultimo agg. 24 Novembre, 13:43
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Ha confessato Antonino Borgia imprenditore di Partinico accusato di avere ucciso a coltellate e colpi di bastone Ana Maria Lacramioara Di Piazza, di origini romene, residente a Giardinello, 30 anni, che ha ricostruito le fasi del delitto. La giovane era stata adottata da una coppia del piccolo centro in provincia di Palermo. Ana Di Piazza che aveva iniziato una relazione da un anno con l'imprenditore gli aveva comunicato che aspettava un figlio da lui. I due si sono incontrati nella zona di Balestrate, ieri verso le 7. Lei è salita a bordo del furgone bianco in un cantiere dove l'impresa di Borgia, che realizza piscine, stava facendo alcuni lavori.

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La vittima aveva chiesto dei soldi all'uomo, circa 3 mila euro. Lui la sera prima aveva promesso di darglieli. Una volta arrivati al cantiere, dopo un rapporto sessuale, i due avrebbero iniziato a litigare. A quel punto Borgia ha estratto un coltello colpendo la donna alla pancia. Lei ha tentato di fuggire ma l'imprenditore l'ha rincorsa facendola risalire sul furgone. L'uomo aveva promesso alla vittima di portarla in ospedale. Ma nuovamente lungo la strada i due hanno ripreso a litigare. Alla fine lui l'ha colpita in testa con un bastone e poi le ha tagliato la gola. Ha nascosto il corpo nelle campagne. Le aggressioni sarebbero state segnalate ai carabinieri della compagnia di Partinico da due testimoni che hanno chiamato in caserma.

Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto in campagna con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell'imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro. Nel pomeriggio dopo il pranzo, l'uomo è andato anche dal barbiere. L'indagine è coordinata dall'aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere.

Dopo il fermo di Borgia, alle 17.30 circa si è presentato un uomo che ha riferito di avere visto in alcune riprese del sistema di videosorveglianza della sua abitazione in campagna a Balestrate la scena di un'aggressione: era l'inizio. Nelle immagini c'era un uomo che senza pantaloni inseguiva una giovane insanguinata. Dopo che la donna aveva gridato di aspettare un figlio da lui Borgia avrebbe gettato il coltello, che sarà ritrovato dai carabinieri della compagnia di Partinico sporco di sangue, fa salire la giovane nel furgone per dirigersi verso l'ospedale di Partinico. Ma la violenta lite riprende e finisce con l'omicidio della donna. Burgio è accusato di omicidio, occultamento di cadavere e procurato aborto. L'autopsia dovrà chiarire anche se la donna fosse incinta.

DOMANI L'AUTOPSIA
Sarà eseguita domani l'autopsia sul corpo di Ana Maria Di Piazza, la giovane trentenne uccisa a Partinico dal suo amante, Antonino Borgia, di 51 anni. L'esame sarà eseguito all'istituto di medicina legale del Policlinico. La giovane, madre di un bambino di 11 anni, come hanno raccontato diverse amiche e anche la mamma era incinta. Secondo i primi rilievi medico legali, la donna sarebbe stata uccisa a coltellate e con colpi di bastone.

Sempre domani si attende anche la convalida dell'arresto da parte del gip. Un atto quasi superfluo, vista la piena confessione dell'imprenditore di Partinico, sposato e con un figlio, che ha ucciso la giovane amante.

A Giardinello tanto dolore per il bimbo di 11 rimasto orfano con la nonna. «Sosterremo questa famiglia con ogni strumento possibile - dice il sindaco Anntonio De Luca - Stiamo valutando di costituirci parte civile nel processo. Il giorno dei funerali proclamerò il lutto cittadino e il 29 movembre ci sarà un consiglio comunale dove affronteremo questa vicenda che ha scosso tutti. Questa domenica per noi è dolorosissima».

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