Fase 2. Domicilio, residenza, abitazione: il caos dei viaggi da regione a regione

Domicilio-residenza-abitazione: il caos dei viaggi da regione a regione
Domicilio-residenza-abitazione: il caos dei viaggi da regione a regione
Sabato 2 Maggio 2020, 19:52 - Ultimo agg. 20:14
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Domicilio, residenza e abitazione  - con le nuove spiegazioni del governo - rischiano di innescare una viavai infinito di persone che vanno dal domicilio, alla residenza. E viceversa. Il documento del governo, infatti, prevede due ipotesi e altrettante risposte. Punto unoChi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? «Sì - spiega il governo -. Il decreto prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse».

Fase 2, gli spostamenti: domande e risposte del Governo

E veniamo al Punto due. Una volta che si sia fatto rientro presso il domicilio/abitazione/residenza, come consentito dal Dpcm 26 aprile 2020, è possibile spostarsi nuovamente al di fuori della Regione di domicilio/abitazione/residenza raggiunta? «Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente lo spostamento fra Regioni diverse  - spiega sempre il documento - esclusivamente nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute. Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati».

IL DOCUMENTO DEL GOVERNO
 



Ma ovviamente nasce una terza domanda: come fa chi controlla a sapere se siete già rientrati dal domicilio/abitazione/residenza? Un esempio. Una persona che abita a Milano (domicilio), ma ha la residenza a Roma e si trova in quest'ultima località potrebbe decidere di andare a Milano, magari per controllare se è tutto a posto nell'appartamento dove vive. E una volta arrivato a Milano? Chi gli impedisce di tornare indietro? Potrebbe scegliere di tornare alla residenza, come prevede il decreto. E così via, per un numero illimitato di volte. A meno che non abbia una coscienza civica assoluta, o non venga fermato a ogni viaggio, nella speranza che i dati raccolti dagli agenti finiscano in un database comune a tutte le forze dell'ordine in grado di incrociare e verificare tutti i suoi spostamenti.

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