Figliuolo si vaccina con AstraZeneca: «Nella seconda metà di aprile Johnson & Johnson e 500 mila dosi al giorno»

Figliuolo si vaccina con AstraZeneca: «Nella seconda metà aprile J&J e 500 mila dosi al giorno»
Figliuolo si vaccina con AstraZeneca: «Nella seconda metà aprile J&J e 500 mila dosi al giorno»
Sabato 20 Marzo 2021, 11:33 - Ultimo agg. 20:42
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Buone notizie sul fronte dei vaccini in Italia. Le dosi del vaccino Johnson& ohnson arriveranno in Italia nella seconda metà di aprile e in quel periodo l'obiettivo fissato è la somministrazione di 500 mila dosi al giorno. Lo ha riferito il commissario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, parlando con la stampa dopo la sua vaccinazione al drive through della Cecchignola a Roma.

Roma, alla Cecchignola parte la vaccinazione dei pazienti fragili al drive through

Intanto si sono vaccinati oggi al drive through della Difesa alla Cecchignola, a Roma, il Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. A entrambi, che hanno atteso in fila assieme ad altri cittadini e militari seguendo i regolari protocolli per la somministrazione, è stata inoculata la dose di Astrazeneca in una delle tende allestite nella struttura.

 

Le disdette

«In alcune regioni l'annullamento delle prenotazioni dei vaccini con AstraZeneca è stato del 20%, in altre del 10% e in altre ancora non c'è stato.

Quindi il differenziale e praticamente zero», ha detto il commissario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo. Il generale ha anche spiegato in merito alla campagna vaccinale che adesso «ci sarà un'accelerazione».

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Le prime dosi del vaccino Johnson&Johnson saranno quindi in Italia nella seconda metà di aprile, ma si tratterà di «quantità limitate che poi andranno ad aumentare da maggio e giugno».

Intanto è slittato per questa settimana l'invio delle fiale di AstraZeneca e il carico verrà recuperato il prossimo 24 marzo, quando con il nuovo arrivo saranno recapitate in tutto 279mila dosi. Per fortuna, a tamponare le richieste ci sono le oltre 333.600 di Moderna stoccate nell'hub militare di Pratica di Mare. Sulle tabelle con le promesse e i ritardi delle varie case farmaceutiche, tra le mani del commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, ci sono i numeri di un Paese che dovrà somministrare ancora per un mese alla metà delle potenzialità previste dal Piano (al momento di viaggia intorno alle 150 mila dosi al giorno).

Ma per il generale l'obiettivo resta lo stesso: «500mila inoculazioni al giorno dalla terza settimana di aprile, un numero che salirà se saremo ancora più bravi - dice - E i quattro giorni persi dopo la sospensione di AstraZeneca si possono recuperare in breve tempo»

In alcune regioni l'annullamento delle prenotazioni dei vaccini anglo-svedesi è stato del 20%, in altre del 10% e in altre come il Lazio non c'è stato. Quindi il differenziale è praticamente zero, ha assicurato il Commissario Covid, il quale punta da subito a »un'accelerazione. E per il generale anche il nuovo black out settimanale sugli arrivi di AstraZeneca non avrà un impatto sulla campagna vaccinale. Si lavora già al futuro, a quando si spera arrivino 52 milioni di dosi previste nel secondo trimestre dell'anno: ci sono regioni che hanno avuto dei problemi organizzativi che stanno risolvendo: stiamo sondando le situazioni per capire come poterle supportare meglio«, spiega il generale, che presto avrà i propri uffici a Palazzo Caprara a Roma, nell'ex sede dello Stato Maggiore della Difesa.

Per potenziare i territori aldilà dei numeri attuali ancora relativamente ridotti e oltre le possibilità già dichiarate, anche la Protezione Civile ha appena messo in campo le sue truppe di civili: Curcio ha appena attivato il volontariato nazionale del Dipartimento, tutte le strutture sono autorizzate ad operare. Se in tutto, su questo fronte, si contano risorse per 300mila persone pronte a mettersi a disposizione del Paese, »saranno impegnate quelle migliaia di unità che le Regioni richiederanno a supporto delle strutture vaccinali.

Volontari che dovranno, però, essere tutti immunizzati prima di essere operativi. Dalle esigenze logistiche alla carenza di personale, i desiderata sono differenti e la mappa dei fabbisogni è ancora in costruzione. In attesa delle inoculazioni in farmacie e aziende, il numero di punti vaccinali è già cresciuto del 25% dall'inizio di marzo, passando da 1510 a 1868.

Al sistema si aggiungeranno presto anche i pediatri, che - indica il ministro della Salute, Roberto Speranza, saranno in prima linea a partire dai genitori dei bambini più fragili. Si cominciano dunque a scalare le categorie: sono appena cominciate le somministrazioni ai cittadini 'fragilì nella Capitale, proprio alla Cecchignola e dalla prossima settimana si andrà a regime con le inoculazione nell'arco di intere giornate. Anche la sperimentazione non si ferma: è partita a Caserta quella del vaccino italiano ReiThera, con testimonial d'eccezione come lo scrittore Enrico Carofiglio e il giornalista Rai Geo Nocchetti. Ma serve trovare centri di produzione e sbloccare le licenze: in un appello a Mattarella, un centinaio di amministratori locali hanno chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di schierarsi per lo stop ai brevetti sui sieri anti Covid. 

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