Mostro di Firenze, nuove inquietanti rivelazioni: «Messinscena per coprire una setta di massoni»

Mostro di Firenze, nuove inquietanti rivelazioni: «Messinscena per coprire una setta di massoni»
Mostro di Firenze, nuove inquietanti rivelazioni: «Messinscena per coprire una setta di massoni»
Martedì 20 Settembre 2022, 14:52
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Restano ancora avvolti nel mistero alcuni dei delitti commessi dal mostro di Firenze. E nuove rivelazioni provengono da Angelo Izzo, uno degli assassini della strage del Circeo; il corpo rinvenuto nel 1985 sul pontile di Sant’Arcangelo sul lago Trasimeno, non sarebbe quello di Francesco Narducci, medico perugino, ma di un'altra vittima, il cui corpo venne scambiato per coprire la fuga del medico all'estero, vicino dall'essere scoperto per i suoi delitti fiorentini, scrive La Nazione.

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Rivelazioni dal carcere

La commissione sui fenomeni criminali, presieduta da Nicola Morra, ha scritto una relazione, secondo cui dietro al mostro di Firenze ci sarebbe stato Francesco Narducci, gastroenterologo, intorno ad un insieme di persone legate alla massoneria, esoterismo, a cui farebbe riferimento anche Giampiero Vigilanti, l'ultimo degli indagati sui delitti del mostro.

Dall'articolo de La Nazione, però, emerge un altro personaggio noto alle cronache, Angelo Izzo, detenuto nel carcere di Velletri, che nel 1975 insieme ad Andrea Ghira e Gianni Guido, fu tra gli autori del massacro del Circeo.

Izzo ha detto alla commissione di Morra, che Narducci era coinvolto nel rapimento della giovane donna, Rossella Corazzin, scomparsa da Tai di Cadore un mese prima dell'uccisione di Rosaria Lopez al Circeo.

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Messinscena per coprire la setta

Secondo il killer del Circeo, che avrebbe conosciuto il medico perugino nel corso di alcune riunioni esoteriche, la ragazza fu rapita e portata nella villa dei Narducci sul Trasimeno, dove venne uccisa durante cerimonie di stampo satanico. Secondo l'articolata ricostruzione della commissione, nel 1985 il cadavere ritrovato nei pressi del Lago Trasimeno era di un uomo di origine messicana, morto alcuni giorni prima, usato come messinscena per permettere al medico perugino di fuggire dalle indagini; ma Narducci sarebbe stato comunque ucciso da altri membri dei gruppi che frequentava che non volevano essere scoperti o comunque fuggito ed ucciso successivamente. Ora la relazione è stata trasmessa anche in procura.

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