Tenta di rapire un bambino di 9 anni, il 52enne filippino non andrà in carcere: «Lo proteggo dall'uomo nero»

Un uomo di 52 anni, di origine filippina, aveva cercato di portar via un bambino e mesi prima aveva pedinato una ragazzina di 11 anni

Tenta di rapire un bambino di 9 anni, il 52enne filippino non andrà in carcere: «Lo proteggo dall'uomo nero»
Tenta di rapire un bambino di 9 anni, il 52enne filippino non andrà in carcere: «Lo proteggo dall'uomo nero»
di Redazione web
Giovedì 15 Settembre 2022, 10:39 - Ultimo agg. 17:36
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Ha tentato di rapire un bambino di 9 anni, che ha incrociato in strada. Lo scorso febbraio, un uomo di origine filippina, all'altezza della Sesta Porta a Pisa, ha afferrato il bambino per un braccio e lo ha trascinato per alcuni metri, prima di essere fermato e tratto in arresto. Ma a distanza di mesi dal provvedimento cautelare, per l'uomo è scattata l'assoluzione per vizio totale di mente come causa di non punibilità, scrive Il Tirreno.

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Una storia trascurata

Il filippino di 52 anni, venne arrestato dalla polizia delle volanti dopo la segnalazione della sorella del bambino di 9 anni, che sosteneva di aver visto un uomo prendere suo fratello e trascinarlo via.

L'uomo, un senza fissa dimora e senza un'occupazione stabile, non è riuscito a spiegare agli inquirenti, il motivo del suo gesto; ma dalle indagini della polizia, sarebbe emerso che in precedenza, il filippino aveva pedinato un altro minore, una ragazzina di 11 anni, che stava andando in palestra e che avrebbe atteso all'esterno fino alla sua uscita. L'undicenne, impaurita, ha chiamato chiamato le forze dell’ordine che lo hanno denunciato per molestie.

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La consulenza psichiatrica

Dopo l'arresto, la consulenza dello specialista Mauro Mauri, che ha descritto l’imputato «come distaccato dalla realtà... in carcere parla in inglese al presidente degli Usa Joe Biden quando lo vede in tv». Secondo il consulente della difesa, il filippino avrebbe preso per mano il bimbo, perché «voleva proteggerlo da un uomo nero e che lui vuole bene ai bambini». Il tribunale, dunque, ha disposto un anno di libertà vigilata e l’obbligo di seguire una terapia in un centro di salute mentale.

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