Gatto ucciso a bastonate da un negoziante: cercava riparo dalle intemperie

Gatto ucciso a bastonate da un negoziante, perché cercava riparo davanti alla sua vetrina
Gatto ucciso a bastonate da un negoziante, perché cercava riparo davanti alla sua vetrina
Venerdì 20 Dicembre 2019, 15:06 - Ultimo agg. 19:24
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«Un gatto randagio che cercava di ripararsi dalle intemperie è stato ucciso a bastonate dalla titolare di un negozio. Il felino ha riportato una frattura della spina dorsale con emorragie interne». La denuncia è di Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). Il fatto è avvenuto qualche giorno fa a Lucera, un piccolo comune in provincia di Foggia, in Puglia. Secondo la ricostruzione di alcuni testimoni il titolare del negozio in centro ha aggredito l'animale che si era riparato dalle intemperie davanti alla vetrina. L'uomo avrebbe preso un bastone picchiando selvaggiamente l'animale, morto in pochi minuti per le botte ricevute.

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«Una volta che la Polizia di Stato concluderà le indagini - spiega Sidoli - adiremo per vie legali denunciando l’autore del macabro gesto per maltrattamento e uccisione di animale. Qualora fosse provato che i vigili e la veterinaria, come riportato sui social: "non volevano aiutare", ricordiamo che sarebbe omessa denuncia da parte di un pubblico ufficiale  e violazione dell'art. 16 del Codice deontologico dei medici veterinari. Chiediamo alla volontaria che si sarebbe recata al suddetto negozio di integrare la denuncia anche per minacce, riportando quanto avrebbe affermato l'esercente: "non me ne frega nulla degli animali, l'unica cosa che mi dispiace è che tutti quelli che amano gli animali non vengano impiccati".



Rimaniamo fermamente convinti - Conclude Sidoli - che la legge 189 del 2004 vada rivista inasprendo le pene verso chi maltratta gli animali. Questa ennesima barbarie deve spingere il mondo politico a lavorare in maniera trasversale sui diritti degli animali. Serve urgentemente un rafforzamento sulla tutela degli animali, come promesso a più riprese dal Ministro dell’Ambiente Costa e dal Ministro della Giustizia Bonafede. Un disegno di legge esiste (ddl S. 1078), ma è fermo dall’8 maggio 2019 nella 2ª Commissione permanente (Giustizia)».

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