Bangkok, ecco chi erano i due fidanzati uccisi da un'autocisterna: stavano per sposarsi

Bangkok, ecco chi erano i due fidanzati uccisi da un'autocisterna: stavano per sposarsi
di Claudio Tadicini e Maria Chiara Criscuolo
Sabato 2 Marzo 2019, 18:40 - Ultimo agg. 21:14
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La notizia della sua morte ha sconvolto tutti: amici, parenti e semplici conoscenti. Il suo volto - questo racconta oggi chi lo conosceva - era sempre solare e sorridente con chiunque abbia incontrato nella sua vita, anche se solo per alcuni minuti. Amico di tutti, Giuliano De Santis, 41enne leccese, era pronto e disponibile a dare una mano a chi gliela chiedeva.
 

 

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Amante dei viaggi, desideroso di esplorare il mondo, sempre col sorriso sulle labbra. E strappato alla vita insieme alla sua fidanzata, la 37enne Ilaria Rizzo, psicologa di Brindisi, durante l'ormai rituale viaggio che l'imprenditore (gestore insieme al fratello di vari b&b e strutture ricettive) si concedeva durante il periodo invernale, visto che d'estate la presenza di turisti lo costringeva - per motivi di lavoro - a rimandare le vacanze.
I familiari e gli amici, anche quelli d'infanzia che ricordano la coppia con affetto, sono sconvolti per il tragico destino riservato ai loro cari, schiacciati ed uccisi da un'autobotte fuori controllo durante il lungo viaggio che avevano intrapreso nel continente asiatico. La notizia, subito rimbalzata da un telefono all'altro, ha lasciato una scia di incredulità, lacrime e dolore. «L'avevo incontrato proprio il giorno prima della partenza - racconta un amico di Giuliano quella sera era tutto euforico, ci siamo trattenuti a parlare soltanto pochi minuti perché andava di fretta: doveva terminare di preparare i bagagli e sistemare le ultime cose per il viaggio. Abbiamo convissuto ed affrontato viaggi insieme: era una persona squisita, solare, sempre disponibile, un amico, anzi un fratello. È terribile quello è successo a Giuliano ed Ilaria: la notizia della loro morte mi ha letteralmente sconvolto».
 

«Giuliano era una persona mite, simpatica ricorda un altro amico, con cui è praticamente cresciuto - un ragazzo divertentissimo. Una persona che si faceva voler bene da chiunque. A Lecce lo conoscevano in tanti e tutti gli volevano bene. Era un tipo spettacolare. Amava i viaggi: lavorando prevalentemente d'estate, era solito prendersi le ferie durante l'inverno. Così con la fidanzata era partito a gennaio. Qualche settimana fa - continua l'amico - avevo ricevuto una telefonata da Giuliano in cui mi annunciava la sua intenzione di sposare Ilaria: stavano progettando il loro matrimonio».

Incredulità e lacrime anche sulle bacheche Facebook dei due sfortunati fidanzati salentini, dove gli amici hanno lasciato un loro personale ricordo e pensiero. Su quello stesso social dove Giuliano e Ilaria nei giorni scorsi hanno pubblicato le foto del loro viaggio in giro per il mondo, ignari di andare incontro l'uno accanto all'altro anche ad un tragico e fatale destino.

Sulla pagina web dello studio di Ilaria Giovane l'avviso per i suoi pazienti: «Fino al 25 febbraio sarò all'estero. Sarò disponibile solo per colloqui online via Skype». Ma qualcosa deve aver spinto all'ultimo minuto Ilaria Rizzo, la psicologa brindisina morta in un incidente stradale in Thailandia mentre si trovava in moto con Giuliano De Santis, a restare. Forse proprio l'amore per il suo ragazzo, con il quale era fidanzata da quasi un anno.
Psicologa e psicoterapeuta affermata, Ilaria, dopo essersi laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti-Pescara con il massimo dei voti, aveva deciso qualche anno fa di tornare nella sua città natale, dove aveva aperto uno studio in via Monte Sabotino al quartiere Cappuccini. Aveva deciso di curare personalmente l'arredamento di quel posto, rendendolo accogliente e rilassante per i suoi pazienti. Così come era avvenuto per gli studi di Galatina, Castro e Lecce dove riceveva sempre su appuntamento.
La notizia della sua scomparsa è rimbalzata ovunque in rete gettando nello sconforto quanti la conoscevano. «Era una ragazza solare che amava tantissimo gli animali, in particolare i cani - raccontano i suoi amici -, i balli latino-americani, ma soprattutto i viaggi. Appena gli impegni lavorativi glielo consentivano preparava la valigia e partiva. L'ultimo scatto lo aveva postato solo pochi giorni fa. Era felicissima di questa nuova storia d'amore».
Giuliano De Santis era in Thailandia già da qualche settimana. Ilaria lo aveva raggiunto, per trascorrere un soggiorno nel paese del sorriso. Da tempo - lei, amante del mondo, curiosa e sognatrice - aspettava di visitare un luogo così pieno di meraviglie. Che ovviamente arricchivano il suo repertorio fotografico che puntualmente lei postava sui social in ogni minimo dettaglio. Mercatini, panorami: tutto faceva parte di uno speciale diario virtuale pensato per immortalare quei momenti di magia.
E invece, per colpa di un assurdo destino, in questa terra così lontana si sono infranti per sempre i loro sogni di innamorati. Ilaria era abituata ad affrontare le sfide difficili. Già durante gli anni del liceo aveva dato dimostrazione della sua forza, quando la morte del padre era sopraggiunta all'improvviso gettando nello sconforto la sua famiglia. «La vita non è semplice - raccontava oggi ai suoi pazienti - e spesso ci riserva l'entrare in contatto con emozioni dolorose con stati d'animo indesiderati e nessuno, se non noi stessi, può decidere e stabilire di volerla riprendere in mano cercando di sviluppare risorse per renderla felice e piena di soddisfazioni».
Lei ci era riuscita tanto da decidere di fare della psicoterapia la sua professione per la vita. «Non riesco a credere che sia accaduto una cosa simile - racconta un suo compagno di liceo - era una ragazza divertente, sempre con il sorriso capace di mettersi in discussione e sempre pronta a rimboccarsi le maniche». In tanti ora sperano di renderle omaggio per l'ultima volta nella città che l'aveva vista crescere e dalla quale era partita appena qualche giorno fa.

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