L'Imam del Veneto: «Non siamo contro il Presepe a scuola, smettete di coinvolgerci in queste polemiche»

L'Imam del Veneto: «Non siamo contro il Presepe a scuola, smettete di coinvolgerci in queste polemiche»
Lunedì 3 Dicembre 2018, 17:02 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 09:46
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«Non coinvolgeteci anche quest'anno, in prossimità del Natale, con le polemiche sul Presepe nelle scuole: ancora una volta, direttamente o indirettamente, si cerca di tirare in ballo i musulmani»,  lo dice Bouchaib Tanji, presidente della Lega Islamica del Veneto.

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«Spero però che questa sia davvero l'ultima volta perchè oramai come musulmani abbiamo detto, chiarito e sottolineato che nel vedere un Presepe, cantare il Natale o ascoltare il nome di Gesù e di Maria, a noi non dispiace, anzi - sottolinea -. Basta leggere il Corano per sapere che per i musulmani Gesù Cristo è un grande profeta che ha compiuto miracoli. Gesù Cristo e la Vergine Maria si incontrano in circa 100 versetti del Corano».

Tanji non nasconde la sua esasperazione:
«Negli scorsi anni abbiamo acquistato pagine intere di giornali - ripete - per fare gli Auguri di Natale ai cristiani (e a tutte le persone di buona volontà), abbiamo donato presepi, abbiamo partecipato alle Sante Messe nelle chiese cattoliche».

Le famiglie musulmane non si sentono quindi offese, «se nella loro scuola di costruisce un presepio. Ci piacerebbe invece che si creassero occasioni per far conoscere a tutti, bambini e giovanissimi compresi, i fondamenti della nostra fede, i nostri luoghi di preghiera, le nostre tradizioni». «A questo proposito abbiamo avuto alcune esperienze (molto positive) grazie a docenti che credono nel dialogo tra le diverse fedi e, soprattutto, nella religiosità delle persone - dice ancora -. Benvenuto è quindi il Presepe, benvenuta è ogni pratica e tradizione religiosa che rispetta la persona umana e la sua libertà di scelta».

Per Tanji «benvenuta sarà anche una discussione seria e intelligente sul modo migliore con cui la scuola pubblica italiana può realizzare la sua funzione di educare ed istruire sulla base di quanto indicato dalla Costituzione». «Auguri quindi a tutti per le prossime Feste di Natale - conclude - sperando che portino più dialogo e meno (infondate) polemiche».
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