Istat: in Italia nuovo minimo storico delle nascite dal periodo dell'unità: -4,5% rispetto al 2018. Diminuiscono i residenti, -551mila in 5 anni

Istat: in Italia nuovo minimo storico delle nascite dal periodo dell'Unità
Istat: in Italia nuovo minimo storico delle nascite dal periodo dell'Unità
Lunedì 13 Luglio 2020, 10:34 - Ultimo agg. 16:37
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L'Italia tocca il nuovo minimo storico di nascita dall'unità, con lieve aumento dei decessi e più cancellazioni anagrafiche per l'estero. È quanto evidenzia il Bilancio demografico nazionale 2019 dell'Istat. La diminuzione delle nascite (-4.5%) è di oltre 19 mila unità rispetto al 2018: nel 2019 sono stati iscritti in anagrafe per la nascita 420.170 bambini. È di +16,1% l'aumento di cittadini cancellati dalle anagrafiche che vanno all'estero: nel 2019 le cancellazioni di cittadini trasferitisi all'estero sono state 182.15. 

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Diminuiscono i residenti. Al 31 dicembre 2019 la popolazione residente in Italia è inferiore di quasi 189 mila unità(188.721) rispetto all'inizio dell'anno. Il persistente declino avviatosi nel 2015 ha portato a una diminuzione di quasi 551 mila residenti in cinque anni. Lo certifica l' Istat nel Bilancio demografico nazionale 2019. Il numero di cittadini stranieri che arrivano nel nostro Paese è in calo (-8,6%), mentre prosegue l'aumento dell'emigrazione di italiani (+8,1%).

Le cittadinanze sono 194. Di queste, quasi 50 con almeno 10 mila residenti. La graduatoria delle prime cinque cittadinanze resta stabile nel tempo, con le cittadinanze romena (1 milione 208 mila), albanese (441 mila), marocchina (432 mila), cinese (305 mila) e ucraina (240 mila) a rappresentare da sole quasi il 50% del totale degli stranieri residenti. La distribuzione per sesso delle prime 10 cittadinanze registra differenze tra uomini e donne. Mentre le prime tre cittadinanze più numerose si confermano nei primi posti per entrambi i sessi (romena, albanese e marocchina), a partire dal quarto posto si rilevano differenze nella composizione con l'emergere dei cinesi per il genere maschile (6,0%) e delle ucraine per quello femminile (6,8%). Inoltre, dopo la flessione registrata nel biennio precedente, nel 2019 aumentano i cittadini divenuti italiani per acquisizione della cittadinanza: se ne contano 127 mila, 24 ogni mille stranieri, il 13% in più rispetto al 2018. Dal 2015, complessivamente i «nuovi cittadini italiani» sono stati oltre 766 mila, valore di poco inferiore alla perdita di popolazione di cittadinanza italiana negli stessi anni. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 600 mila unità. I nuovi cittadini italiani sono prevalentemente donne (52,7%) e risiedono per il 65,4% nel Nord.

In rapporto alla popolazione straniera residente 27,7 persone su mille del Nord-est sono diventate italiane, solo il 15,7 per mille nelle Isole.

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