«Preferirei riprovarci altre mille volte con te piuttosto che lasciare che qualcuno provi ad avvicinarsi al tuo posto», scriveva così Jemila Boulila, la 14enne morta insieme al suo fidanzato Rosario, di 16 anni, sull'A30. Erano uno accanto all'altro nell'auto guidata dalla mamma di lei, insieme al fratellino di 8 anni. Lei è morta sul colpo, mentre lui, residente a Pagani, è morto nella notte all'ospedale di Salerno, dove era stato trasferito dopo un primo soccorso a Mercato San Severino. Le sue condizioni erano apparse gravissime sin dall'inizio. La madre 40enne che era alla guida è ricoverata in terapia intensiva, il fratellino di otto anni, dopo l'intervento chirurgico, lotta tra la vita e la morte.
Le promesse d'amore
Jemila e Rosario erano inseparabili: lei, 14enne residente con la famiglia a San Valentino Torio, lui viveva a Pagani.
Lei sbalzata dal finestrino
L’auto sulla quale viaggiavano, una Toyota Yaris, è finita contro il guardrail della corsia nord dell’A30, direzione Caserta, per cause ancora da accertare. La ragazzina, sbalzata fuori dal finestrino, è morta sul colpo. Subito dopo nella notte, a causa delle condizioni gravissime, è deceduto anche il fidanzato di 16 anni. I social della ragazza si sono riempiti di messaggi: «Sempre con noi», scrivono adesso gli amici sconvolti dal dolore. «Volate più in alto che potete».
La madre e il fratellino
Intanto restano in gravi condizioni gli altri membri della famiglia: il fratellino di 8 anni, e la madre, Giusy Ruocco Sorrentino, 41 anni, ricoverati all’ospedale Fucito di Mercato San Severino e al Ruggi d’Aragona di Salerno. Il padre, Hedi Boulila, di origine tunisina, non ha riportato ferite gravi.