Lazio, mascherine obbligatorie all'aperto: esentati bimbi sotto i 6 anni e chi fa attività motoria

Lazio, mascherina obbligatoria all'aperto: esentati bambini sotto i 6 anni e chi fa attività motoria
Lazio, mascherina obbligatoria all'aperto: esentati bambini sotto i 6 anni e chi fa attività motoria
Venerdì 2 Ottobre 2020, 11:30 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 07:13
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Lazio, obbligo di mascherina all'aperto. La Regione ha firmato l'ordinanza. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva. L'annuncio era stato dato poco fa dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato in una conferenza stampa allo Spallanzani.

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«​Allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale (anti influenzale, ndr) e di assicurare che il servizio sanitario regionale possa fronteggiare l’aumento di domanda anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni (residuali rispetto a quelle bersaglio e servite da MMG/PLS) che una quota di 100.000 dosi vaccini, o ulteriore - spiega l'ordinanza -, sia resa disponibile alle Farmacie per: a) garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino, secondo un prezzo uniforme di partecipazione che verrà all’uopo individuato, e previo rimborso alla Regione del costo sostenuto; b) consentire loro, in presenza dei requisiti e secondo modalità definite dalla Direzione Salute, oltre che la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con conseguente assunzione di responsabilità».
 

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Tar annulla obbligo vaccino

È stata annullata l'ordinanza con la quale il 17 aprile scorso il Presidente della Regione Lazio ha imposto l'obbligo della vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutte le persone al di sopra dei 65 anni di età (pena il divieto di frequentare luoghi di facile assembramento come centri sociali e case di riposo) nonché per tutto il personale sanitario e sociosanitario operante in ambito regionale (pena il divieto di avere accesso ai rispettivi luoghi di lavoro), raccomandandola per i bambini tra i sei mesi ed i sei anni. L'ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha accolto un ricorso proposto dall'Associazione Codici Nazionale e del Lazio.

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