Mattia Luconi, trovate le scarpe del bimbo disperso nell'alluvione delle Marche: il padre e gli zii assistono alle ricerche

Ieri il fango aveva restituito lo zainetto del bimbo, trovato a circa 8 km di distanza dal punto in cui era stato strappato dalle braccia della madre

Mattia Luconi, trovate le scarpe del bimbo disperso nell'alluvione delle Marche: il padre e gli zii assistono alle ricerche
Martedì 20 Settembre 2022, 13:27 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 11:01
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Sono state trovate le scarpe di Mattia Luconi, il bambino di 8 anni che risulta disperso dopo l'ondata di maltempo che ha colpito il Senigalliese la sera del 15 settembre. Si tratta di un paio di scarpe da tennis, ieri il fango aveva restituito lo zainetto del bimbo, trovato a circa 8 km di distanza dal punto in cui era stato strappato dalle braccia della madre nel territorio di Castelleone di Suasa e trascinato via da un'ondata di acqua e fango. Stamane le ricerche con sommozzatori e cani molecolari si sono concentrate in un'ansa del torrente Nevola, dove c'è una strettoia, poi si sono spostate più a valle. 

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Alle operazioni assistono il padre e gli zii materni di Mattia.

Ieri in quel punto, nella stessa zona in cui era stata ripescata l'automobile della madre, scampata all'inondazione, i cani molecolari avevano cominciato a 'puntarè e uno aveva anche cercato di buttarsi in acqua. Si tratta di cani molecolari addestrati in Svizzera e a San Marino, in grado di individuare persone in qualunque condizione. Seguendo le 'indicazionì del cani, i sub si sono immersi per perlustrate l'ansa 'al tattò. Nella stessa zona sono al lavoro i vigili del fuoco che con degli escavatori stanno rimuovendo tronchi d'albero.

Le ricerche

È iniziato verso le 7.30 il quinto giorno di ricerche da parte di vigili del fuoco, protezione civile e soccorso alpino. Più valle, in zona Barbara, Ostra Vetere, sempre sul greto del fiume si cerca anche Brunella Chiù, 56 anni, la seconda persona dispersa inghiottita dall'acqua mentre, con i figli Noemi, 17 anni, trovata morta, e Simone, salvo aggrappandosi a una pianta, lasciava casa durante l'emergenza. Nelle province di Ancona e Pesaro, le due più colpite, sono arrivate squadre dei vigili del fuoco da varie parti d'Italia: Lombardia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Veneto e Emilia Romagna. Tra questa una squadra da Modena che sta operando a Castelleone di Suasa e a Senigallia. «Tutti speriamo di ritrovarlo...», commenta laconico il caposquadra Giorgio Pattuzzi, esperto Saf ma in questo caso nella squadra 'ordinarià di ricerche in sostegno ai colleghi marchigiani formata da nove unità tra cui due caposquadra. In lontananza, nei pressi dell'azienda agraria Patti Vanocci Lidia si sentono le motoseghe che tagliano alberi e mezzi meccanici al lavoro. «Fusti fino a 15 metri di lunghezza con radici enormi strappate dall'acqua alla terra e trasportate lungo il fiume», spiegano i pompieri:

Sul posto un mezzo polisoccorso, un pick up del settore nautico, gruppi elettrogeni. Sono almeno quattro le squadre, coordinate dalla 'basè di Barbara, che lavorano 'a terrà, a pettine su entrambe le sponde del corso d'acqua, in quest'area dove era stata trovata l'auto Mercedes Classe a dove viaggiavano Silvia e Mattia. I vigili del fuoco stanno smassando tonnellate di legname alla ricerca di Mattia: da ieri al lavoro anche il nucleo cinofili con i cani che hanno utilizzato come campione lo zaino di scuola del bimbo ritrovato però 8 km più a valle, posizione non indicativa per la localizzazione di Mattia.

 

Il padre

«Il ritrovamento dello zaino di Mattia? Una stilettata, un fulmine a ciel sereno». Non abbandona la speranza, Tiziano Luconi, padre del piccolo Mattia, 8 anni, disperso nel fiume Nevola da giovedì sera quando l'auto su cui viaggiava con la madre Silvia è stata travolta dall'acqua. Tiziano sta costantemente sul luogo delle ricerche, tra Castelleone di Suasa e Barbara (Ancona) dove abita: «la speranza non la lascio mai, anche oggi anche se il tempo non è dei migliori, spero di ritrovarlo magari svenuto, nascosto perchè si è impaurito ed è fuggito da qualche parte, io continuerò sempre, tornerò in quell'inferno ma lo trovo vivo.

La gratitudine verso i soccorritori

Tiziano esprime gratitudine ai soccorritori. «Mi tengono aggiornato se c'è qualche novità, ormai sono uno di loro, sto sempre laggiù - racconta -Li ringrazio tutti, un giorno li abbracceremo uno per uno, tutti». Di quel giorno «ricordo l'acqua e il fango, in questi giorni sto sempre lì, mangio un boccone, riempio la borraccia, se ce la faccio dormo una mezzoretta e torno giù. - continua Tiziano - Mattia me lo sento vicino, era di poche parole... io parlo con l'orsacchiotto, qui dietro c'è il motorino per un giro, - racconta ancora - a lui piaceva tantissimo viaggiare con il motorinello, mandava i baci, l'amore fatto a persone, il mio gnometto speciale, il mio nanerottolo». Racconta i momenti che precedettero l'alluvione. Mattia era stato a cena dal padre, con i nonni, e poi quando la mamma Silvia ha chiuso la farmacia era andato con lei. «Mi ha abbracciato e sbaciucchiato - dice Tiziano - e poi è andato con la mamma». «Tempo 34 minuti, perché ho controllato l'orologio, e mi chiama mia cognata e mi dice, 'guarda che Silvia non è tornatà. Sono partito a razzo e sono arrivato giù dopo l'ondata, c'erano già i soccorsi sulla Corinaldese...».

 

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