Chioggia, aggredito medico fiscale originario del Camerun aggredito: «Firma o ti spacco la testa, mi urlava: 'negro di m..., da qui non esci vivo'»

Chioggia, medico originario del Camerun aggredito: «Mi urlava 'negro di m...', da qui non esci vivo»
Chioggia, medico originario del Camerun aggredito: «Mi urlava 'negro di m...', da qui non esci vivo»
Sabato 5 Giugno 2021, 13:09 - Ultimo agg. 13:19
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Un medico fiscale dell'Inps, 30 anni e originario del Camerun, è stato vittima di un aggressione a sfondo razziale a Chioggia, in Veneto. «Quell'uomo mi spingeva, premendomi le dita sul torace. E intanto urlava: 'Negro di m..., da qui non esci vivo. Tu firmi che ero in casa o ti spacco la testa'». È la sua testimonianza e - come riporta il Corriere del Veneto - il sanitario ha presentato denuncia ma nel contempo ha chiesto di essere trasferito. Mercoledì scorso il medico, che vive a Padova e da sei mesi opera per conto dell'Inps, doveva controllare un lavoratore che abita in un condominio della periferia della cittadina veneziana. L'uomo non era in casa e si è presentato più tardi in bicicletta, con costume e ciabatte, avvertito presumibilmente dalla moglie. «Ha chiuso il portone in modo da impedirmi di uscire dal cortile - racconta - e ci ha piazzato davanti una sedia. Mi ha intimato di mettere nero su bianco che l'avevo trovato regolarmente a casa. Altrimenti, diceva, mi avrebbe tagliato la testa».

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Nessuno ha mosso un dito

La cosa assurda, sottolinea il medico, è che tutto il vicino ha assistito alla scena ma nessuno ha mosso un dito per difenderlo.

Non contento, quando il medico si è allontanato, l'aggressore lo ha inseguito in motorino rompendo la maniglia della sua vettura. Il sanitario ha denunciato l'episodio ai Carabinieri ma è anche deciso ad allontanarsi da Chioggia, chiedendo il trasferimento. «Ho paura per la mia famiglia - ha detto in lacrime - non posso lavorare in queste condizioni». Denunciando l'accaduto ha pensato soprattutto alla figlia di due anni. «Non sopporto l'idea - ha concluso - che cresca in una società dove ci sono individui che usano il colore della pelle per insultare».

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La moglie su Fb: «Inseguito e minacciato»

«È il 2 giugno, stai aspettando con la tua bambina che il suo papà torni dal lavoro per mangiare una pizza. Invece ti arriva una telefonata in cui lui ti dice con voce strozzata che ha chiamato la polizia perchè lo stanno inseguendo in moto e lo vogliono picchiare». La moglie del medico dell'Inps di origini camerunensi aggredito a Chioggia racconta così, con un lungo post su Facebook, quanto accaduto al marito. «Se sei un medico fiscale nero - denuncia la donna - e lavori a Chioggia è questo quello che ti succede». Nel messaggio affidato alla rete la donna non nasconde la sua indignazione. «Non importa se sei la persona più buona e corretta del mondo, se ti sei laureato in medicina a Padova, se parli italiano meglio di un madrelingua, se ti presenti sul lavoro sempre ben vestito e con un cartellino identificativo, se sei sempre cordiale ed educato - sostiene - . A Chioggia sei un nero di m...». Una tensione continua che la famiglia ritiene non più sostenibile. «È troppo per un uomo. È troppo per un bravo ragazzo. È troppo per la società del ventunesimo secolo. È troppo per me - dice la moglie - che lo amo e non posso continuare ad avere paura di non veder rincasare la sera il meraviglioso padre di mia figlia. Non è più ignoranza, maleducazione o stupidità - conclude -. Questa è violenza. Violenza del branco».

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