Migranti, Lamorgese: «14 mila arrivi nel 2020, boom a luglio dalla Tunisia in crisi politica ed economica»

Migranti, Lamorgese: «14 mila arrivi nel 2020, boom a luglio dalla Tunisia in crisi politica ed economica»
Migranti, Lamorgese: «14 mila arrivi nel 2020, boom a luglio dalla Tunisia in crisi politica ed economica»
Lunedì 10 Agosto 2020, 22:11 - Ultimo agg. 22:26
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Migranti, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese fa il punto sul numero delle persone straniere arrivate in Italia nel 2020: 14 mila arrivi, con boom di sbarchi a luglio. «Circa 14mila migranti sono arrivati dall'inizio dell'anno. Il numero che ha fatto alzare l'asticella è quello che deriva dal mese di luglio, quando c'è stata una fortissima crisi politica ed economica in Tunisia e persone che non avrebbero mai pensato di abbandonare il proprio Paese e si sono avventurate verso le nostre coste», ha detto il ministro Lamorgese intervistata a Santa Severa da Marco Tarquinio, direttore di Avvenire.

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Lamorgese: «Chiuso il lavoro su decreto immigrazione»


Il lavoro sul decreto immigrazione «è chiuso. Sto aspettando il parere dell'Anci perché cambia un pò il sistema di accoglienza. I Centri di accoglienza dovranno essere gestiti dai Comuni. Spero di poter mandare il testo a Palazzo Chigi prima di ferragosto, poi se ne parlerà a settembre. La cosa importante è aver trovato un testo condiviso con la maggioranza», ha detto il ministro dell'Interno.
 

«Covid complica le cose»


«Abbiamo cercato di organizzare tutto per evitare che ci siano contagi e cercare di isolare coloro che sono positivi tenendo presente che le collettività non li accettano. E il Covid rende ancora più complicate le cose, anche per i migranti e per il fatto che noi li teniamo in quarantena», ha detto il ministro Lamorgese intervenendo sul tema dei migranti al Caffeina Festival a Santa Severa.
 

Lamorgese: «Sono ministro tecnico, non attaccata alla poltrona»


«Io non mi appassiono a questo genere di discussioni che appaiono sui giornali, io sono un ministro tecnico e quindi non sono attaccata alla poltrona come può capitare ad altri. Fare il ministro dell'Interno è un lavoro difficilissimo dove non si raccontano chiacchiere ma ci vogliono i fatti. Io so che lavoro tutta la giornata con grande impegno perché di problemi ce ne sono tanti e ogni giorno ce ne sono diversi», ha detto il ministro dell'Interno.


 
 
 

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