Eroina sintetica, la nuova droga killer: primo morto, è emergenza

Eroina sintetica, la nuova droga killer: primo morto, è emergenza
Eroina sintetica, la nuova droga killer: primo morto, è emergenza
di Giammarco Oberto
Venerdì 14 Settembre 2018, 05:01 - Ultimo agg. 10:15
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Lo hanno trovato morto in un appartamento di Milano, il caso è stato chiuso come un'overdose da eroina. È accaduto nell'aprile dell'anno scorso, ma su quel decesso di un tossicodipendente di 39 anni solo adesso si accende un faro. Perché ad ucciderlo non sarebbe stata la classica brown sugar venduta nelle piazze di spaccio milanesi - soprattutto nell'ormai celeberrimo boschetto della droga alle porte della città - ma l'eroina sintetica, creata in laboratorio a partire da una molecola che si chiama Ocfentanil.

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A un anno e mezzo dall'overdose mortale, il Sistema nazionale di allerta precoce dell'Istituto superiore di sanità per conto del dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio ha diramato un'allerta di grado 3 - ovvero il livello massimo - per la diffusione in Italia di questo oppioide sintetico che negli Stati Uniti già conoscono bene, perché sta facendo strage tra i tossicodipendenti. In Europa invece è ancora un fenomeno marginale, solo una mezza dozzina di casi registrati negli ultimi tre anni. E forse è per questo che solo adesso esploda il caso, con un massiccio strascico di polemiche per la mancata tempestività nella diffusione dell'allerta. La situazione è grave, perché il grado di allerta 3 significa condizioni di rischio grave per la salute. Ma intanto in questi ultimi 18 mesi non si esclude che la molecola Ocfentanil possa aver mietuto altre vittime tra i dipendenti dal buco. E tutto perché mancava informazione. Sull'allerta - destinata solo a operatori sanitari e forze di polizia - campeggia la scritta vietata la diffusione sul web, ma a lanciare l'allarme è stato su un blog Ernesto De Bernardis, medico delle dipendenze a Siracusa: «È ipotizzabile che il malcapitato l'abbia acquistato come eroina buona. Noi addetti ai lavori siamo stati avvertiti ora, quindi con un anno e mezzo di ritardo. Avremmo dovuto saperlo prima per avvisare i consumatori dei rischi legati alla presenza nel mercato italiano di questi derivati sintetici molto più potenti dell'eroina, e quindi con rischio molto maggiore di overdose e decesso. Invece no. Un anno e mezzo».

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