«Abbracciamo La Maura, Milan e Inter vadano pure fuori Milano a costruire i loro stadi». Una catena umana di oltre tremila persone, mano nella mano, sciarpa verde al collo, si è formata ieri per circondare l’ex ippodromo, “abbracciarlo” e dire «no» al progetto del nuovo stadio che il Milan sarebbe interessato a realizzare sul terreno di 15 ettari, oggi distesa verde, a meno di un chilometro proprio dal Meazza. È la mobilitazione convocata dal capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi, e dal consigliere dall’anima verde Enrico Fedrighini, della lista Sala che danno battaglia «dentro e fuori Palazzo Marino».
NO ALLO STADIO
Il cordone umano, con striscioni e cartelli «noi difendiamo La Maura» si è allungato davanti all’ingresso dell’ippodromo su via Lampugnano. C’erano tanti abitanti di San Siro, ma anche di quartieri dalla parte opposta della città. Famiglie con bambini e anziani, ragazzi di vent’anni, persone in bici. Accanto ai cittadini anche le istituzioni, contrarie alla «speculazione edilizia»: il Municipio 8 con la presidente Giulia Pelucchi e l’assessore del “parlamentino” Fabio Galesi, il consigliere regionale del Pd Paolo Romano e colleghi di Regione e Comune.
PROGETTO MILAN
Il Milan non ha ancora depositato il progetto. Sala ha fatto sapere che, dopo l’incontro del 1° marzo, non c’è nessun passo in avanti: «Stadio a La Maura? Nessuna novità», ha dichiarato. «Siamo in attesa che il Milan presenti il suo progetto». Tre settimane era il tempo che il sindaco aveva dato al club per svelare le proprie carte.