San Donato, pezzo di motore ritrovato 2,5 metri sotto terra. «L'aereo si è sbriciolato»

Tra le ipotesi più accreditate una manovra sbagliata o un malore del pilota

San Donato, pezzo di motore ritrovato 2,5 metri sotto terra. «L'aereo si è sbriciolato»
Giovedì 7 Ottobre 2021, 17:36 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 19:59
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Uno dei pezzi del motore, quello di dimensioni maggiori, dell' aereo guidato dall'imprenditore romeno Dan Petrescu, che domenica scorsa è precipitato e si è schiantato alla periferia sud di Milano, è stato ritrovato piantato a circa 2,5 metri sotto terra. Le analisi sui frammenti del propulsore e su altre parti del Pilatus che, come hanno riferito i tecnici che lavorano con gli inquirenti, si è letteralmente «sbriciolato» con l'esplosione nell'impatto al suolo, potrebbero servire per accertare le cause della tragedia, che ha provocato altri 7 morti, tra cui un bimbo di neanche due anni.

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Elementi più utili per capire perché l'aereo è andato giù quasi a 90 gradi, quando si trovava a circa 4mila piedi  potranno arrivare, però, solo con l'estrapolazione, con apposito software, dei dati contenuti nel registratore di volo, la cosiddetta scatola nera che è già stata presa in carico dai laboratori tecnologici dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell'inchiesta tecnica di sicurezza, che procede parallelamente a quella dell'aggiunto Tiziana Sicialiano e dei pm Mauro Clerici e Paolo Filippini. Gli accertamenti tecnici nell'indagine per disastro colposo sono stati affidati al professore Marco Borri, ingegnere ora in pensione e che lavorava al dipartimento di Scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano.

Al momento, per quel che si può dire, pare che le ipotesi che vengono prese più in considerazione siano quelle dell'avaria al motore, dell'errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata, durante un cambio di rotta, o di un malore del pilota. Solo dai dati della scatola nera, tuttavia, potranno emergere eventuali segnali di malfunzionamenti.

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