Il figlio ha un malore in casa, la mamma anziana non può più essere accudita: trovati morti entrambi a Napoli

Liliana e Giancarlo trovati morti in casa: erano vestiti e in due stanze diverse, avevano 67 e 95 anni

Il figlio ha un malore in casa, la mamma anziana non può essere accudita: morti entrambi a Napoli
Il figlio ha un malore in casa, la mamma anziana non può essere accudita: morti entrambi a Napoli
di Melina Chiapparino
Martedì 14 Marzo 2023, 09:07 - Ultimo agg. 21:58
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Madre e figlio uniti dallo stesso tragico destino, sono morti a pochi passi l’uno dall’altra, tra le pareti domestiche. È il dramma che si è consumato a Posillipo, Napoli, nel parco Primavera, dove, ieri pomeriggio, sono stati rinvenuti all’interno di un’abitazione i due corpi senza vita di una donna di 95 anni, Liliana Fellico, e del figlio di 67 anni, Giovanni Carlo Volpe, per tutti Giancarlo, conosciuto un po’ da tutti in quel parco. A lanciare l’allarme per la scomparsa dei congiunti, di cui non si avevano più notizie da qualche giorno, sono stati proprio alcuni vicini di casa preoccupati dalla prolungata assenza dell’uomo che curava, con costanza e dedizione, l’anziana madre, badando sia a lei che alla casa.

La vicenda a Napoli

Nel palazzo all’interno del parco in via Posillipo, al civico 69, nessuno aveva più incrociato Giancarlo sul pianerottolo o mentre rincasava dopo aver fatto la spesa per l’anziana madre ma, soprattutto, da due giorni, il telefono di casa squillava a vuoto e lo stesso silenzio seguiva il suono del campanello dell’appartamento, ripetutamente pigiato dai vicini di casa in pensiero per l’anomala assenza di rumori dall’abitazione della famiglia Fellico-Volpe. La scoperta dei due cadaveri all’interno dell’appartamento, ha letteralmente scioccato i vicini e l’intero quartiere che non sa darsi ancora una risposta al perché delle loro morti.

Cosa sia realmente successo all’interno dell’appartamento, e perché madre e figlio siano entrambi deceduti, resta un giallo ancora da risolvere e sul quale è stata aperta un’indagine da parte del commissariato di Polizia di Posillipo.

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Il rapporto tra Liliana e Giancarlo, mamma e figlio, è stato descritto da chi li conosceva da sempre, e abita nel loro stesso palazzo, come un legame amorevole e profondo. Il 67enne - raccontano i vicini - nutriva dedizione e un affetto smisurato per l’anziana madre. Il suo comportamento è stato definito da tutti come quello «di un figlio modello che dedicava tempo e cure alla donna». Per questi motivi, l’assenza di Giancarlo nel via vai quotidiano che normalmente l’uomo faceva per adempiere ai servizi di ogni giorno, è stato notato da più di un condomino che accorgendosi della “scomparsa” vera e propria del 67enne, si è cominciato ad allarmare. Con il trascorrere dei giorni, sono aumentati i tentativi dei vicini di casa per rintracciare l’uomo provando a chiamare ripetutamente al telefono e suonando al campanello di casa fino a ieri, quando la preoccupazione si è trasformata nell’angoscia che qualcosa di terribile potesse essere successo nell’appartamento. A quel punto, i vicini hanno allertato la polizia e ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato di Posillipo hanno fatto irruzione nell’appartamento, aiutati dalle squadre dei Vigili del Fuoco che hanno forzato la serratura della porta di ingresso. Pochi istanti dopo aver aperto la porta, i poliziotti si sono ritrovati davanti i corpi esanimi di madre e figlio.

 

Liliana e Giancarlo sono stati rinvenuti in due stanze distinte della casa che era in discrete condizioni, ordinata e pulita. L’uomo era accasciato sul pavimento del salone mentre, poco distante, l’anziana mamma si trovava sul lettino della sua stanza, seduta di traverso. Quello che è saltato subito agli occhi degli investigatori è stato che entrambi erano vestiti e, soprattutto, nessuno di loro presentava segni di ferimento. Il dato certo e appurato fin dai primi istanti del sopralluogo della polizia scientifica è che sia per la madre che per il figlio, non è stata riscontrata alcuna traccia di violenza sui corpi. Un altro tassello fondamentale per la ricostruzione al vaglio degli agenti, è la mancanza di segni di effrazione sia sulla porta di ingresso che negli altri ambienti della casa, comprese le finestre. Un ultimo dato che, però, attende conferma riguarda l’eventuale sottrazione di beni o danaro dall’appartamento ma, anche questo aspetto, non sembra avere riscontri critici secondo i primi rilievi effettuati ieri pomeriggio dagli investigatori.

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La morte di Liliana e Giancarlo è un giallo che attende più di una risposta. Non si tratta solo di capire le cause del loro decesso ma anche di chiarire se, in qualche modo, si sarebbe potuta evitare la tragica fine di entrambi. Una delle piste al vaglio degli inquirenti che hanno sequestrato le salme per le quali è stata disposta l’autopsia, riguarda la possibilità di cause naturali. In pratica, il 67enne potrebbe essere morto in seguito ad un malore improvviso e, a quel punto, la madre, invalida e non autosufficiente, sarebbe morta di stenti non potendo più contare sul figlio e neanche sulla possibilità di chiamare da sola aiuto. Questa pista non esclude tutte le altre al vaglio degli investigatori, per i quali il giallo resta ancora aperto.

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