No green pass, in quattromila a Milano: corteo devia da percorso, tensione. Aggredito operatore tv

«Clima da caccia alle streghe»: la condanna delle associazioni dei giornalisti

No green pass, in quattromila a Milano: corteo devia da percorso concordato. Aggredito operatore tv
No green pass, in quattromila a Milano: corteo devia da percorso concordato. Aggredito operatore tv
Sabato 30 Ottobre 2021, 19:31 - Ultimo agg. 1 Novembre, 09:18
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Ancora tensione e qualche incidente - come l'aggressione a un operatore de La7 - nel quindicesimo sabato consecutivo di corteo No green pass a Milano. Una manifestazione che ha provato a forzare il cordone delle forze dell'ordine, deviando dal percorso concordato il giorno prima in Questura, e conclusasi al grido di 'giornalista terrorista' fuori dalla sede milanese della Rai in corso Sempione.

Il presidio in piazza Duomo e l'uomo degli insulti a Liliana Segre

Questa volta, la manifestazione, partita come al solito da piazza Fontana, è stata anticipata da un presidio organizzato dai movimenti No Paura Day e Primum Non Nocere in piazza Duomo, al quale ha partecipato, tra gli altri, anche Gian Marco Capitani, l'uomo che aveva definito la senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, Liliana Segre, «una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe e che dovrebbe sparire da dove è» e che, in questa occasione, non ha risparmiato un duro attacco al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nonostante fosse stato più volte annunciato, non ha fatto in tempo a raggiungere la piazza milanese, invece, l'ex leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, il quale ha invece partecipato al presidio in programma a Genova, altra città dove ci sono state proteste contro il Green pass così come a Torino, Pisa, Trento e Firenze.

Ma, come spesso accaduto, gli appuntamenti milanesi sono stati quelli più affollati, con qualche momento di tensione.

La deviazione non autorizzata

Attorno alle 17.30 ha preso il via il corteo, al quale, complice anche la pioggia scesa nella prima parte del pomeriggio, hanno partecipato poco più di 4mila persone, circa la metà di quanti presenti la scorsa settimana. Dopo essere passata davanti alla sede del Comune con cori contro il sindaco Beppe Sala, la manifestazione, che dopo un accordo raggiunto ieri in Questura con alcuni rappresentanti del movimento, avrebbe dovuto seguire un itinerario ben definito, ha invece effettuato una deviazione non autorizzata all'altezza di via Galileo Galilei, dopo che il grosso del corteo aveva fatto arretrare le forze dell'ordine schierate, spezzandosi in due tronconi. Dopo un 'fuori programma' in via Melchiorre Gioia, con il traffico ancora nel caos, il corteo si è nuovamente riunito, proseguendo ordinatamente fino in corso Sempione. Qui, i manifestanti si sono fermati di fronte agli agenti delle forze dell'ordine schierati a difesa della sede della tv di Stato, fischiando e insultando i giornalisti. 

 

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Video

Un calcio e sputi contro videomaker La7

Un videomaker della trasmissione di La7 Tagadà è stato insultato e ha ricevuto uno sputo e un calcio alla videocamera sotto i portici di piazza Duomo durante le proteste No Green pass. È stato immediatamente contattato dalla Questura e ora sta continuando a seguire la manifestazione.

«Ennesimo grave e preoccupante episodio nei confronti di un collega che stava lavorando per garantire una corretta informazione». Così il Movimento Liberi Giornalisti, componente presente con propri rappresentanti nel Consiglio nazionale e regionale dell'Ordine dei Giornalisti, della Fnsi e dell'Alg, interviene sul'ennesima aggressione ai danni di un reporter, nel caso specifico de La7, oggi a Milano durante la manifestazione 'No paura day'. «Non è ammissibile - dice Giuseppe Gallizzi, a nome del Movimento Liberi Giornalisti - che colleghi continuino a essere nel mirino di questi facinorosi ogni volta che scendono in piazza per manifestare». 

«L'ennesimo atto di violenza è la conferma che le nostre preoccupazioni erano fondate: si sta creando un clima da caccia alle streghe nel quale frange e singoli potrebbero scaricare frustrazioni e violenze contro giornalisti e operatori dell'informazione». Lo ha detto Fabrizio Cassinelli, presidente del Gruppo Cronisti Lombardi dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, commentando l'aggressione a un videomaker di La7 che stava operando durante il corteo milanese e che ha ricevuto insulti, sputi e un calcio all'attrezzatura. «Proprio oggi avevamo diffuso un alert a tutti i colleghi che abitualmente sono sul campo per invitarli alla massima attenzione e prudenza - ha aggiunto - Il questore di Milano si è mostrato sensibile al tema delle garanzie per i media a operare in sicurezza, e chiediamo quindi che gli autori di gesti aggressivi vengano identificati e se vengono ravvisati reati, perseguiti con fermezza».

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