Quarantena, questo tempo non è perduto

Quarantena, questo tempo non è perduto
di Gianluigi De Palo
Giovedì 23 Aprile 2020, 05:01 - Ultimo agg. 24 Aprile, 08:45
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In questi giorni di quarantena penso spesso a tutti quei bambini disabili che, prima, facevano fisioterapia un paio di volte a settimana. Penso alla fatica di mamme e papà che li accompagnavano - cascasse il mondo - senza battere ciglio, nei centri di riabilitazione.
Penso a loro che, nonostante la quarantena, si ostinano a far fare in salotto quegli esercizi che avevano portato tanto beneficio ai loro bambini. Non è facile ripetere pedissequamente le indicazioni che ti arrivano da una terapista su Skype.

E non è facile sentire dentro un pezzetto di angoscia vedendo tuo figlio che, senza quegli allenamenti, regredisce lentamente. Ti sembra di essere stato inutile. Ti sembra di aver perso tempo. Le poche volte che ho accompagnato mio figlio, ho visto sguardi preoccupati e innamorati di mamme e papà capaci di gioire anche solo per un passettino. A questi papà e a queste mamme vorrei dire di non disperare: torneranno le corse per arrivare puntuali a terapia. Torneranno le attese davanti alle macchinette del caffè. Tornerà tutto e anche i nostri figli recupereranno questo tempo che, solo apparentemente, sembra perduto.
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